La Procura di Avellino “chiama” in causa anche la stessa societa’ “Alto Calore” per una responsabilità amministrativa nella vicenda dei “corsi fantasma” bis, che ha già portato tra l’altro al sequestro firmato dal Gip del Tribunale di Avellino Marcello Rotondi, notificato ieri dai militari delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Via Pontieri. Tra le contestazioni provvisoriamente imputate anche nel decreto di sequestro dai pm nell’ambito di questo nuovo procedimento c’è infatti quella relativa alla “responsabilità amministrativa della persona giuridica Alto Calore Servizi Spa” per le vicende relative alla gestione targata Ciarcia . Nell’ informazione di garanzia firmata dai pm Luigi Iglio e Vincenzo Russo infatti viene contestata all’ Alto Calore Servizi spa responsabile in base alla previsione dell’art 5 in relazione agli artl. 6 e 24 D.Lgs 231/2001, perché l’ organo dirigente non adottava ed efficamente /attuava, prima della commissione del reato di malversazione di erogazioni pubbliche di cui al capo A commesso nell interesse e a vantaggio della persona giuridica, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi. Il riferimento e’ in particolare all’articolo 24 della 231/2001, ovvero quello che fa riferimento alla ipotesi di “Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico o dell’unione europea o per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico e frode nelle pubbliche forniture”. Cosa rischia Alto Calore? A parte il sequestro già operato (che verosimilmente finirà al Riesame) tra le opzioni e i rischi previsti dal 231/2001 ci sono anche sanzioni. Una nuova “grana” per l’amministratore unico di Alto Calore Antonello Lenzi, che oltre alla crisi idrica che ha investito l’Irpinia e alla imminente scadenza decisiva per il risanamento della società e il via libera al Concordato, ora dovrà gestire anche il sequestro e soprattutto gli eventuali effetti dell’accusa a carico della società da parte della Procura. Tra l’altro proprio l’attuale amministratore unico Antonello Lenzi ha sia attivato le procedure che prevede la norma sul controllo, avviando i Mog (Modello di Organizzazione e Gestione) e ha scelto di costituirsi parte civile nel procedimento davanti al Gup del Tribunale di Avellino Giulio Argenio.
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