Coronavirus, intervista a Felice Caputo: “Se impareremo qualcosa da tutto questo, sarà bellissimo riabbracciarsi”

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Michael Mambri – “Sono decine le sensazioni e le domande che accompagnano una cesura storica come quella che stiamo vivendo, sia dal punto di vista del Felice “agitatore culturale” che da quello dell’imprenditore irpino.

Va senza dire che l’attenzione, in questi giorni e non mancherà anche in seguito, è tutta sui più deboli, sui parenti delle vittime e sugli operatori dei servizi primari che stanno sostenendo sulle loro spalle la gravità di un momento da cui usciremo tutti un po’ segnati. Sono in contatto continuo con tanti colleghi, con tanti operatori dell’intrattenimento e della cultura, in pratica con tutti quei professionisti che fanno dell’aggregazione la loro vita, radicati sia nel nostro territorio che fuori regione, ebbene sono tante le domande che al momento restano senza risposta, come tanti gestori di altri tipi di attività ci sentiamo un attimo persi, regna tanta incertezza ma siamo consapevoli dei nostri mezzi, della capacità di evolverci, della forza di mettere le persone insieme, ed è proprio insieme che siamo convinti di trovare soluzioni future per una ripartenza impattante, accorata e determinata”. – queste le parole di Felice Caputo, gestore del Tilt-Tattoo Bar Events, uno dei locali notturni più frequentati del capoluogo irpino-.

La quarantena ha messo in stand-by tantissime realtà del territorio e oggi che siamo entrati nel terzo week end casalingo, Caputo tira un po’ le somme della situazione. “La mancanza della strada, dello sport in un momento di ritrovato entusiasmo, del “corpo a corpo” in senso ampio è realmente tangibile sia visitando i social che nelle lunghe chiacchierate di questi giorni, Avellino negli ultimi anni è cresciuta diventando punto di riferimento nazionale e internazionale per la musica dal vivo e per il clubbing di qualità grazie a tantissimi illuminati che investono da sempre sulla passione e sulla nostra terra, di pari passo è cresciuto un movimento sano di persone educate agli ascolti e agli incontri, il settore che abbraccia tutta la sfera culturale e sociale, dalle presentazioni dei libri, ai concerti, al semplice aperitivo è diventato trainante ed esempio virtuoso di unione allargando così anche le occasioni di crescita lavorativa ed economica di vari settori che riescono a diventare interconnessi e a fare rete anche con le amministrazioni. Si dice che l’attesa aumenta il desiderio, in questo caso sentiamo già le persone vibrare in rispettosa attesa di tempi più propizi”.

Avellino, nonostante il periodo oscuro, comunque non rinuncia alla musica e alla creatività. “In generale una delle nostre caratteristiche principali è stata sempre quella di essere curiosi, di non fermarci, almeno con la fantasia e con le idee essendo impossibilitati a incontrarci tutti realmente in un posto. Così in questa fase abbiamo fatto nostra questa magnifica esperienza dei live degli artisti in streaming dalle pagine social, abbiamo creato con tante attività il format #Insieme che ha visto un palinsesto di eventi in diretta Facebook per regalare alle persone un po’ di “normalità” dando un nuovo significato importante a quel restare a casa che è così necessario. Naturalmente stiamo lavorando per allargare questa esperienza ancora di più, ringraziando sempre a nome di tutti i tanti artisti che si mettono in gioco per portare bellezza nelle case delle persone anche in un contesto come quello che stiamo vivendo”.

Il gestore del Tilt affronta anche la tematica del post –virus. “La ripartenza, dal mio punto di vista, anche nel nostro ambiente non sarà immediata, sia per le persone che per le manifestazioni che per le imprese, ci sono realtà da consolidare, altre da ricostruire e dinamiche a cui portare rispetto.

Quando ci sarà la tranquillità di poter agire in modo sicuro naturalmente sarà indimenticabile, ci sono già tante visioni trasversali che stiamo ricamando con tanti attori del settore, partendo dal momento che sarà di festa grande e finendo a una grande evoluzione personale su cui stiamo lavorando da tempo, quel “Progetto Caos” che ci divincola da una base fissa e ci apre a tantissime possibilità da condividere con tutti coloro che hanno qualcosa da esprimere in modo creativo oltre all’occasione di mettere le competenze consolidate nel tempo al servizio dei musicisti sottoforma di etichetta indipendente, di organizzazione eventi… Ma questa sarà un’altra bellissima storia da raccontare e costruire insieme al momento giusto”.

Felice Caputo, infine, si congeda con un bellissimo pensiero sul futuro. “Più che un messaggio da dare mi sento al contrario partecipe di una chiamata alle armi come già sta avvenendo da parte di persone virtuose su altre dinamiche, vorrei sul serio che usassimo questo tempo per costruire visioni nuove e nuovi incontri e sinergie, perché dalle difficoltà si esce in modo determinante solo unendo le forze. Volendo prendere il lato positivo anche nella tragedia che tante persone stanno vivendo, direi che c’è una lentezza ritrovata che può essere occasione di crescita comune, di studio, di rapporti da plasmare e di priorità da rivalutare. Se ognuno in questo momento fa la propria parte, se impareremo qualcosa da tramandare da tutto questo, se il rispetto delle prescrizioni, del lavoro degli altri e del dolore sarà alto allora ci rincontreremo e ci abbracceremo tutti molto presto, e sarà bellissimo”