Coronavirus, da Candida mascherine artigianali gratis. Il grande cuore d’Irpinia che batte

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Renato Spiniello – L’emergenza nell’emergenza di questo periodo è la mancanza di Dispositivi di Protezione Individuale (Dpi), in particolare delle mascherine. Non solo nelle farmacie, anche negli ospedali è difficilissimo reperirle. E la loro importanza nella lotta al Covid-19 è estrema, visto che rappresentano uno degli strumenti più sicuri per evitare il contagio.

In Campania, questo week-end, ne saranno distribuite alcune migliaia, ma di certo non basteranno. Proprio per questo motivo, in tanti si stanno adoperando per realizzarle con materiale da sartoria, in primis per chi ne ha più bisogno, e quindi medici, infermieri, farmacisti, operatori sanitari, volontari e forze dell’ordine.

Alla nostra redazione sono pervenute tantissime segnalazioni di sartorie o comunque di esperti di taglio e cucito che le stanno o che vorrebbero produrle. Tra queste la signora Alfonsina Albanese, ex titolare di una sartoria del capoluogo.

Nella sua abitazione di Candida, la signora Alfonsina riesce a cucirne una cinquantina al giorno che poi distribuisce tra i comuni di Candida, Atripalda, Manocalzati e perfino per l’ospedale di Avellino. “Tutto è nato dalla richiesta di mio fratello – spiega la donna – che necessitava di questo tipo di protezioni per la sua attività. Da lì ho deciso di produrle per tutti coloro che ne avessero bisogno e sta nascendo una vera e propria rete di solidarietà”.

Ovviamente non si tratta di mascherine chirurgiche, bensì di dispositivi lavabili e artigianali realizzati in tessuto al cui interno è possibile aggiungere una garza sterile o della carta da forno. Non sono marchiate, né “approvate” come materiale medico, tuttavia possono rilevarsi un utile strumento per tutelarsi, specialmente in mancanza d’altro.

L’appello della signora Alfonsina, persona a cui non piace mettersi in mostra e che ha deciso d’impegnare le sue giornate dedicandosi agli altri, piuttosto che barricarsi in casa aspettando che il virus passi, è che altri esperti di taglio e cucito seguano il suo esempio riuscendo così a produrre quante più mascherine possibili, perché ognuno di noi, in questi giorni, può e deve fare la propria parte pur restando a casa.