Il Cinema Teatro Partenio ha accolto ieri, 27 novembre, a partire dalle ore 18:00, l’evento “Un’avventura: School movie”, organizzato dal Convitto Nazionale di Avellino e dalla rassegna cinematografica per Istituti Scolastici Cinedù-School Movie Awards, con la partecipazione di Fiorella Pagliuca, Dirigente dell’Ambito Territoriale di Avellino, e della Consigliera Provinciale Emanuela Pericolo, per festeggiare la vittoria del primo premio, ottenuto dalla classe IB della Scuola Secondaria di I grado della storica Istituzione educativa irpina, coadiuvata anche dalle classi I e II C, con un cortometraggio dal titolo “Storia di una maglietta blu”, per la sceneggiatura dell’alunna Alessia Conpierchio, con la supervisione delle docenti Maria Bardaro e Lucia Maglio. Ha condotto l’evento il presentatore Enzo Costanza, che ha saputo animare la serata, chiamando uno a uno sul palco quanti hanno contribuito alla realizzazione di quello che per gli alunni è stato un sogno ad occhi aperti. La serata si è aperta con lo slogan “Vivi il Convitto, crea con noi il tuo futuro!”, per celebrare una scuola storica di Avellino, in cui le passioni prendono forma, grazie anche alla cura della persona in toto.
Il Rettore Attilio Lieto ha salutato i presenti ringraziando in primis gli alunni, e poi i loro genitori, i docenti, gli educatori, che hanno reso possibile un progetto da lui fortemente desiderato, un progetto in cui sono coinvolte scuole campane ma anche di altre regioni, che hanno raccontato, in occasione della XIII edizione, che cos’è la felicità. L’educatrice Annunziata De Angelis, che da anni si occupa di diffondere la cultura cinematografica nelle sue classi della Secondaria di I grado, ha raccontato quanto emozionante sia ascoltare gli adolescenti discutere sulle sensazioni provocate dalla visione di un film, e ha spiegato in che modo il linguaggio cinematografico possa diventare in classe strumento di riflessione. Accanto a lei, sul palco, è stato chiamato Antonio Dello Iaco, di Legambiente Avellino, presente in sala come spettatore ed ex studente del Convitto, che, per primo, con la sua classe, partecipò al progetto cinematografico del Convitto e al quale il cinema è rimasto nel cuore, dalla tesina di terza media alla recente Tesi di Laurea. Si è emozionato, nel vedere tanti ragazzini con la stessa divisa di un tempo, un simbolo di un presente che si fonda sul passato, ma che guarda al futuro. Sul palco l’educatore Cesare Aldorasi, che ha ringraziato tutti i presenti, mentre Enza Ruggiero, Presidente dell’Associazione Culturale School Movie – Cinedù, ha raccontato il suo indissolubile legame con il progetto e di chi, insieme con lei, lo rende speciale. Sul palco anche la Docente di Musica, Maria Bardaro, che si è detta “rapita da un percorso eccezionale”, significativo da più punti di vista, soprattutto perché ha condotto gli alunni a una riflessione profonda sul disorientamento prodotto dai social. Ha raccontato, prima della visione del corto, la morale che lo permea, e cioè che “occorre avere il coraggio di essere se stessi, senza pensare solo all’apparenza”, come impara a fare Alessia, la protagonista, soltanto leggendo una lettera, trovata per caso, smarrita da una sua Docente, che, a sua volta, l’aveva scritta per il figlio. La felicità è sempre più vicina di quanto si pensi; bisogna saper scegliere nella vita senza inseguire i sogni e i desideri degli altri. Lucia Maglio, Docente di Lettere, Referente del Progetto, ha invitato tutti a godere della visione del corto, proiettato per la prima volta alla platea scolastica dopo la premiazione a Paestum in luglio.
Lungo l’applauso quando sul palco sono saliti tutti gli attori, sia alunni che docenti, anche loro in gioco per la prima volta, in un’esperienza altamente formativa, una forma di didattica alternativa: Mauro De Franco, docente di Arte, Rosa Maria Carrabs, Docente di Lingua Inglese, che interpreta nel film la docente che smarrisce la lettera; ha letto ai ragazzi che la circondavano calorosi e festanti un messaggio toccante e significativo: “Io non so se sarai felice tutta la vita, posso solo assicurarti che è una lotta che vale la pena di affrontare…non stancarti mai di lottare, di sognare, credi in te stesso e vedrai che la vita ti sorriderà”.
Lacrime tra i ragazzi e in sala alla lettura della motivazione del premio: Il cortometraggio vince per aver raccontato con delicatezza e autenticità la felicità dell’essere se stessi… Un invito potente a guardare oltre le apparenze, ricordandoci che l’essere conta più dell’apparire e che la ricchezza più grande non è materiale, ma risiede nelle relazioni autentiche e nel coraggio di vivere la propria verità emotiva. Sul palco i giovani attori hanno stretto con fierezza tutti insieme il premio, frutto di un duro lavoro, fatto con il cuore, giorno dopo giorno. Commosso e partecipato anche il saluto delle Autorità presenti, della Consigliera, dott.ssa Emanuela Pericolo, che ha definito la Scuola un luogo determinante per il futuro dell’umanità, un luogo dove si impara a superare dei limiti; la Dirigente dell’Ambito Territoriale di Avellino, dott.ssa Fiorella Pagliuca, ha concluso con citazioni dalle Lettere a Lucilio e dal De vita beata, in cui Seneca sostiene che la vera felicità sta in ognuno di noi, quando finalmente scopriremo che tipo di persona desideriamo essere. E ha concluso con la citazione dei versi tra i più belli dell’Inferno dantesco, in cui Brunetto Latini, rivolto a Dante, suo allievo fedele, dice: “Se tu segui tua stella, /non puoi fallire a glorioso porto”, versi che non hanno bisogno di commento….

