Il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ariano Irpino, in ottemperanza alle direttive emerse durante la riunione di coordinamento presieduta dal Prefetto di Avellino, Spena, ha recentemente condotto un mirato servizio di controllo del territorio. Quest’azione, implementata oltre che con i consueti dispositivi di sorveglianza, ha coinvolto anche attività infoinvestigative, al fine di rendere più efficace l’azione preventiva contro i reati predatori.
Durante tali servizi, nella contrada Torremando/Foresta, è stato fermato un cittadino albanese di 38 anni, a bordo della propria auto, a seguito del suo comportamento sospetto che ha destato l’attenzione degli agenti per i chiari segni di nervosismo manifestati. Durante la procedura di identificazione e la successiva perquisizione personale e del veicolo, l’uomo ha presentato documenti e una patente di guida albanese. Approfonditi accertamenti condotti in Commissariato hanno rivelato che egli era in possesso di un regolare permesso di soggiorno, ma, avendo superato il termine previsto, non aveva convertito la patente di guida albanese in quella italiana. Ciò ha comportato il ritiro della patente e la contestazione delle violazioni al codice della strada.
Nel corso degli stessi servizi:
- Un cittadino di Ariano, 65 anni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Benevento per il reato di usurpazione. La denuncia è scaturita dalle indagini condotte dal personale del Commissariato, che ha accertato che il soggetto aveva arbitrariamente modificato i confini tra due proprietà.
- Un uomo di 78 anni di Ariano Irpino è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Foggia per il reato di omissione di soccorso a seguito di un incidente stradale. La vittima ha dichiarato di essere stata investita in una strada del Foggiano e che il conducente 78enne, con la scusa di spostare l’auto, si era allontanato in fretta, ignorando le lesioni causate.
- Infine, un 29enne di Ariano è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Benevento per il reato di deviazione di acque e modifica dello stato dei luoghi. L’accusa è scaturita da indagini condotte dal personale del Commissariato, che ha scoperto l’abusiva realizzazione di un canale per lo scorrimento delle acque d’irrigazione nella sua proprietà, alterando il corso naturale del deflusso proveniente da un altro terreno.