Arriva la confisca dell’impero di “Lady Aste”: sigilli a beni per dieci milioni di euro

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AVELLINO – Una società attiva nel settore immobiliare, centoquindici beni immobili, quattro beni mobili registrati e sessanta rapporti finanziari per uno stimato valore complessivo di circa 10 milioni di euro. La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti dell’imprenditrice immobiliare Livia Forte, “Lady Aste”, appartenente a una famiglia con legami radicati e di lunga durata con i vari clan operanti nell’avellinese, oggi ritenuta vicina al sodalizio camorristico denominato Nuovo Clan Partenio.

Il provvedimento trae origine da una proposta di misura di prevenzione patrimoniale e personale avanzata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nicola Gratteri e dal Direttore della DIA. Le verifiche effettuate avevano consentito di provare come una complessa ramificazione parentale, con personaggi di alto profilo criminale, avrebbe favorito l’ascesa economico-imprenditoriale e delinquenziale della proposta.

L’imprenditrice, affermatasi all’interno del contesto criminale e mafioso avellinese, ha condizionato, già a partire dalla metà degli anni ‘90, il redditizio settore delle aste immobiliari, sia a proprio vantaggio che per gli interessi del clan. Le indagini patrimoniali, inoltre, hanno fatto emergere disponibilità patrimoniali e finanziarie significativamente sproporzionate rispetto ai profili reddituali. Il Decreto del Tribunale di Napoli ha, pertanto, disposto la confisca del vero e proprio impero.

Come si legge in una nota: “L’odierno risultato si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali di tipo mafioso, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale”.