Il Viadotto Del Duca, da mercoledì 17 giugno, sarà nuovamente transitabile.
Il ponte, al confine tra i Comuni di Pietradefusi e Torre Le Nocelle, dopo oltre un anno di blocco e peripezie, sarà riaperto agli automobilisti.
L’opera, finanziata dal Ministero dei Trasporti, è stata completata in tempi record, tenendo conto delle difficoltà vissute da chi percorre quel tratto di strada ogni giorno per raggiungere il capoluogo irpino.
L’Anas, in questi ultimi giorni, sta rimuovendo la segnaletica orizzontale e verticale. Nonostante il maltempo, gli operai hanno cercato di accorciare i tempi, completando il restyling della Statale 7-Appia, già oggetto di diversi interventi straordinari per contenere il traffico.
Gli automobilisti, infatti, hanno vissuto non pochi disagi a causa delle deviazioni, impraticabili durante le gelate invernali e conosciute in tutta la Regione per le loro crepe spacca-auto.
In questi ultimi dodici mesi, non sono mancate le lamentele da parte degli abitanti del luogo che hanno ricevuto un danno non marginale per il commercio e soprattutto dai proprietari delle autovetture danneggiate, che hanno aperto non pochi contenziosi con le autorità competenti.
Per tale ragione, finisce un vero e proprio incubo.
Ma a conti fatti, è bene porsi alcune domande.
Le condizioni strutturali del viadotto (visto anche quanto accaduto di recente in Sicilia, ndr) hanno giustamente costretto i vertici dell’Anas a scegliere la strada della demolizione.
Al netto di questa sacrosanta decisione, come mai si è scelto di eseguire tutti i lavori sulla Statale Appia nello stesso momento? Nessuno ha pensato ad una programmazione che evitasse questi disagi? Sono anni che si discute della necessità di intervenire su quell’arteria ma nessuno, fino a ieri, ha mosso un dito.
Quei cittadini vorrebbero almeno sapere a chi indirizzare i propri sacrosanti improperi.