Com’è stato condizionato il risultato di Catania? Avellino chiede rispetto e chiarezza

0
215
catania avellino
catania avellino baracani

“Pulvirenti e Cosentino in evidenti ambasce per la difficile situazione di classifica del Catania, ebbero a rivolgersi a Lotito con il quale si registrano numerosi contatti, precedenti e successivi la partita”.

E’ quanto si legge nell’ordinanza della Procura di Catania sul match Catania-Avellino del 29 marzo che tutti i tifosi biancoverdi custodiscono nella camera oscura dei ricordi dell’ultima annata. 1 a 0 per i rossoazzurri il risultato finale in virtù di un calcio di rigore molto dubbio concesso dall’arbitro Paolo Baracani per un presunto contatto tra Alessandro Fabbro ed Emanuele Calaiò. Lo stesso Baracani, invece, sorvolò per un fallo di mano sulla linea di porta di Capuano sulla conclusione a botta sicura di Mohamed Soumarè.

L’Avellino reagì con il silenzio stampa, mentre ora urla e reclama a gran voce la verità alla luce delle scottanti intercettazioni dalle quali è emerso il nome del patron della Lazio Claudio LotitoGli inquirenti hanno rimarcato come, durante alcuni colloqui telefonici successivi alla vittoria con l’Avellino Cosentino riconosceva a Lotito il merito di averne in qualche modo condizionato il risultato, ipotesi che la successiva attività di indagine non ha confermato”.

Il vice presidente federale non è indagato ma la domanda sorge spontanea: chi ha condizionato il risultato e soprattutto come? I sospetti si sprecano, ma bisognerà attendere il prosieguo delle indagini con gli interrogatori che rischiano seriamente di scoperchiare un vero e proprio vaso di Pandora.

Lo stralcio dell’ordinanza che chiama in causa Lotito avvalora la tesi della parte lesa formulata dal presidente dell’Avellino Walter Taccone nel bel mezzo del polverone mediatico che mercoledì aveva avvolto anche la partita dei lupi a Catania.

Intanto i tifosi biancoverdi non hanno esitato a chiedere spiegazioni, intasando di messaggi il profilo twitter del presidente della Lega Serie B Andrea Abodi. Avellino e la sua gente esige trasparenza su quanto emerso nelle ultime ore. L’Avellino si farà portavoce del sacrosanto diritto di venire a conoscenza di cose che evidentemente, da quanto risulta dagli atti della Procura di Catania, il campo non ha detto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here