Calitri – Ancora un passo falso del Pd ed ennesimo colpo di scena: come da noi preannunciato ieri, è saltato l’accordo bipartisan tra rappresentanze del Pd, PdL e UdC in seno alla Comunità Montana Alta Irpinia che questa mattina ha riunito il proprio Consiglio generale per il varo della nuova Giunta, a circa un anno dalla fine del periodo di commissariamento.
Al vertice dell’Ente montano è stato confermato il sindaco di Calitri, Giuseppe Di Milia (UdC), mentre alla vice presidenza è subentrato il delegato del Comune di Morra de Sanctis Antonio Zuccardi al posto del sindaco di Lacedonia Mario Rizzi, tuttora in quota Pd ma assai critico nei confronti delle posizioni assunte da via Tagliamento.
A far pendere la bilancia politica verso lo schieramento che si riconosce nella maggioranza di Palazzo Caracciolo – rompendo il sottilissimo equilibrio che vedeva centrodestra e centrosinistra in perfetto equilibrio con 8 rappresentanti ciascuno – è stato il voto a favore del delegato del Comune di Morra (il cui sindaco è il bianchiano Gerardo Capozza, ndr).
L’intesa istituzionale, siglata trasversalmente non meno di una settimana fa dai delegati e sindaci che afferiscono all’Ente di Calitri, è diventata carta straccia anche in virtù dell’accordo raggiunto in Regione Campania per la salvaguardia dei forestali in Campania. Con l’esclusione dei ‘democratici’, ad avere la meglio questa mattina è stato l’accordo politico tra PdL, UdC e Noi Sud.
La nomina di Di Milia a presidente della Comunità Montana è stata avallata con il voto a favore di 9 Comuni (che si riconoscono nel centrodestra) e con l’astensione dei restanti 7 Comuni di area centrosinistra. Subito dopo i sindaci del Pd hanno abbandonato l’assemblea.
Nell’esecutivo, pertanto, sono entrati a far parte il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, Michele Forte (riconfermato) e quello di Rocca San Felice Giuseppe Fiorillo in quota PdL, e Salvatore Castellano, delegato del Comune di Guardia Lombardi per Noi Sud.