Clan Sangermano, il Riesame conferma annullamento sequestri di immobili e noccioleti

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I magistrati dell’Ottava Sezione Penale del Tribunale del Riesame di Napoli, decidendo sull’annullamento con rinvio disposto a giugno dalla Corte di Cassazione hanno annullato i sequestri disposti nell’ottobre del 2022 su richiesta della Dda di Napoli dal Gip del Tribunale partenopeo relativamente ad immobili, noccioleti, un’azienda agricola intestate alla madre e alle mogli di Agostino e Nicola Sangermano, presunti capi del clan sgominato da un’operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e dalla Dia di Napoli nel novembre del 2022.

I sequestri parzialmente confermati dal Riesame, erano stati annullati con rinvio successivamente dalla Cassazione. Il difensore dei quattro soggetti per cui erano intervenuti i sequestri, il penalista Raffaele Bizzarro, davanti ai magistrati della Ottava Sezione ha così ribadito la necessità di aderire a quanto prospettato dalla Suprema Corte decidendo per l’annullamento. In particolare, per gli immobili nella disponibilità di G.R, madre dei due presunti capi del clan Sangermano, i giudici del Riesame hanno accolto la tesi della difesa, rilevando come la “Suprema Corte ha escluso la sussistenza di finalità di tipo impeditivo relativamente al sequestro degli immobili riferibili alla famiglia Grasso Sangermano”.

Stesso discorso per l’azienda agricola “La Nocciola” e alcuni terreni intestati a S. A, moglie di Agostino Sangermano e per alcuni terreni e pertinenze agricole intestati a C. S, moglie di Nicola Sangermano. Nessuna finalità impeditiva relativamente al sequestro di terreni agricoli utilizzati per la produzione di nocciole, anche se nel corso delle indagini era emerso come proprio questa costituisse una forma di finanziamento del clan.

Non essendo emersi elementi nuovi rispetto a quanto deciso dalla Cassazione, e’ stato accolto l’annullamento. Stesso discorso anche per i noccioleti nella disponibilità di Paolo Nappi, per cui dal momento che la Suprema Corte ” ha escluso la sussistenza di un rapporto di pertinenzialità dei beni in sequestro rispetto alla fattispecie di reato ascritta al Nappi, escludendo che l’attività di produzione delle nocciole, fosse espressione della strategia operativa del sodalizio, perché non menzionata nell’imputazione” hanno deciso il dissequestro dell’impresa intestata al Nappi e dei terreni agricoli.

Restano sequestrate però le quote relative alla Edil Sangermano Group Srl, l’azienda finita sotto sequestro nel corso del blitz di Dia di Napoli e Carabinieri.