Caso assunzione Pnrr, il sindaco Arvonio: barbarie contro una professionista

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“Una barbarie”. Così il sindaco di Tufino, Michele Arvonio, ha definito in un videomessaggio di dieci minuti apparso sulla pagina Uniti per Tufino le polemiche sollevate dal gruppo di opposizione prima e dall’europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello poi per la selezione dell’architetto Annarita De Laurentis, moglie del consigliere regionale Livio Petitto, che sarà impiegata come profilo senior tecnico per tre anni sulle progettazioni del Pnrr.

Il caso oltre che all’attenzione del Prefetto di Napoli e dalla Procura di Nola, come annunciato da Martusciello è finito dopo un’interrogazione di tre eurodeputati forzisti anche all’attenzione della Presidente dell’Unione Europea Ursula Von der Leyen.

In apertura del suo intervento Arvonio ha messo proprio in evidenza come si tratti di “uno squallido tentativo di ingannare la nostra comunità, fornendo notizie false sui social e raccontando storie assurde, ho deciso di fornire dei chiarimenti”. “Bufale”, così le definisce la fascia tricolore del comune nolano.

“Non lo so, in verità, se ci troviamo di fronte ad uno sciacallaggio politico oppure ci troviamo di fronte a persone del tutto incompetenti” . Un livello per Arvonio “moralmente basso, scadente”. Intanto la precisazione proprio in merito alla selezione che ha visto prevalere l’architetto De Laurentis: “Non si tratta di un concorso pubblico a tempo indeterminato ma di un incarico triennale, di questo incarico professionale hanno partecipato dieci professionisti, di questi sei si sono presentati al colloquio.

Architetti ed ingegneri con un’esperienza professionale decennale, se non erro, con altri requisiti che probabilmente sono stati ritenuti alti da parte dei cittadini di Tufino che non hanno potuto partecipare a questa selezione”. E la dura replica alle accuse: “La cosa paradossale sono però gli attacchi, la violenza, la mortificazione che deve subire un professionista serio. Qual è il reato che ha commesso questo professionista, di Avella tra l’altro? Quello di aver sposato un politico di Avellino, luogo in cui io lavoro. Perché io continuo a lavorare, continuo la mia attività professionale anche per non gravare sulle casse del Comune, visto che avrebbe dovuto poi rimborsare il Comune di Avellino.

Questa è l’unica colpa che ha questo professionista di Avellino. E’ una barbarie guardate. Pensare che una donna non può partecipare ad una selezione pubblica, non può vincere una selezione, con un contratto a tre anni tra l’altro, non vince perché è brava ma perchè è la moglie di. E’ una cosa di un livello bassissimo”. E continua: “Avrebbero dovuto essere i candidati non ammessi ad impegnare la selezione per segnalare eventuali vizi, non certo l’opposizione che è arrivata ad un livello basso”.