“Cittadinanza onoraria a Piantedosi? Non in mio nome!” Cartelli, foto e striscioni contro il ministro dell’Interno di origini irpine, al quale il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, vorrebbe conferire la cittadinanza onoraria. Matteo Piantedosi, da una settimana a questa parte, è nel mirino dell’opposizione al governo Meloni e della rete italiana “Pace e disarmo” che stamane ha deciso di portare in piazza il proprio dissenso, con una manifestazione che si è tenuta sotto la Prefettura.
Dissenso che si manifesta proprio nel giorno in cui, ad una settimana dal naufragio di Cutro, è stato trovato il corpo di un bambino di 3 anni. Sale a 69, purtroppo, il bilancio delle vittime. Il ministro la prossima settimana è chiamato a riferire in Parlamento su quanto è accaduto in Calabria.
Ma oggi, buona parte della “sua” città, gli è contro. L’Arci dice: “Siamo in piazza oggi per chiedere le dimissioni del Ministro Piantedosi. Quello che è successo a Steccato Cutro è una vergogna, l’ennesima tragedia evitabile, ancora una strage a causa dell’ideologia razzista e xenofoba che permea le nostre istituzioni. Ogni essere umano ha diritto a cercare la felicità, a ricercare un luogo dove vivere in condizioni migliori, dove poter esercitare i suoi diritti universali. Nessun governo ha il diritto di impedirlo contravvenendo a tutte le norme e le convenzioni internazionali. Nè riuscirà mai a farlo rendendo solo le traversate più pericolose Le terribili parole, le ennesime, del Ministro Piantedosi rendono ancora più insopportabile quello che è avvenuto e rendono per noi ancora più inaccettabile l’idea che la città di Avellino possa conferirgli una qualsiasi onoreficenza”.
In piazza associazioni e semplici cittadini. Ed il sindacato. “Da un po’ di anni diciamo che le politiche sull’immigrazione non sono degne e adeguate di un Paese civile”, afferma Franco Fiordellisi, segretario provinciale della Cgil. “Si vuole scaricare tutto sull’Europa che ha altre responsabilità. Riteniamo vergognosa l’idea che il salvataggio in mare sia penalmente perseguibile, è assurdo. Una nazione marinara come è stata l’Italia sul codice di salvataggio in mare dovrebbe essere la punta di diamante rispetto alle politiche di accoglienza”.
“Assurdo – prosegue – pensare alla cittadinanza onoraria a Piantedosi: le parole che sono state usate in più occasioni dal ministro dell’Interno sono gravi, sembra quasi che il mettersi in mare sia uno sfizio. Siamo all’assurdo, è la malvagità fatta persona. Non si possono sottovalutare le sue parole, chiediamo le sue dimissioni ed anche quelle di Salvini”.
Manifesta anche Vincenzo Ciampi, ex sindaco di Avellino e attuale consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle. “Non vorrei personalizzare su Piantedosi. Oggi il dato importante è che Avellino non è insensibile su quello che accaduto in Calabria dove è stata scritta una pagina brutta e dolorosa. La politica sembra abbia perso il sendo dell’umanità”.