“Era novembre 2023, in un clima di silenzi, propaganda e paura, quando denunciavamo una verità scomoda: il Comune di Avellino era alla canna del gas, con i conti fuori controllo, le tasse al massimo, il patrimonio svenduto e milioni buttati in eventi effimeri.” Così su Facebook il consigliere comunale uscente Pd Nicola Giordano, che continua: “Con una sindaca sfiduciata – Laura Nargi – e un ex sindaco, Gianluca Festa, che tenta di riciclarsi come moralizzatore, le parole del Commissario non lasciano spazio a dubbi: le casse comunali sono dissanguate, gli sprechi enormi, il patto col governo solo una copertura per aumentare le tasse, mentre servizi essenziali come mense scolastiche e welfare sono stati abbandonati.”
Una denuncia che Giordano accompagna con un’accusa politica pesantissima: “L’amministrazione Festa ha usato i soldi pubblici come un bancomat per propaganda ed eventi, mentre aumentava le rette scolastiche e dimenticava i più fragili. Lo dicevamo allora, oggi lo certifica chi è chiamata a raccogliere i cocci. Avellino non è stata amministrata. È stata usata.”
A rincarare la dose è Luca Cipriano, capogruppo uscente del Pd in Consiglio Comunale: “9 milioni di euro di debiti non previsti. 5 anni di spese folli per feste, incarichi e sprechi di ogni genere. Ora il Commissario chiede una sorta di ‘colletta’ agli avellinesi per ripianare i debiti di chi ha amministrato in modo sconsiderato.”
E lancia un appello forte: “Il Comune è sull’orlo del dissesto. Il Commissario fa bene a dire la verità, ma va coinvolta la Corte dei Conti, vanno accertate le responsabilità. A pagare non possono essere i cittadini, ma chi ha generato tutto questo.”