Cirielli punta la Campania, ma in passato propose il “Principato di Salerno”

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Mentre molti ritengono che il governatore uscente Vincenzo De Luca abbia di fatto istituito il “Principato di Salerno”, in realtà a sognarlo per davvero fu Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), candidato del Centrodestra alle Regionali. In queste ore, in cui la sua candidatura è stata ufficializzata, tra le curiosità che riemergono sulla figura dell’alfiere della coalizione spunta un vecchio provvedimento normativo che l’Istituto Bruno Leoni ha collocato al primo posto nella classifica delle proposte di legge più assurde: la creazione di una nuova regione, corrispondente grossomodo all’attuale provincia di Salerno, ribattezzata con un certo orgoglio “Principato di Salerno”.

Già presidente della Provincia (di Salerno, Ça va sans dire), l’attuale Viceministro degli Esteri si è fatto notare – oltre che per la discussa legge “ex Cirielli”, ribattezzata «Salva Previti» – proprio per questa proposta. Un’idea che finì rapidamente nel cestino della Cassazione. Ma Cirielli ci credette fino in fondo, tanto che non mancò di riproporre la sua suggestione secessionista nel corso delle esperienze parlamentari. A Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia di Salerno, passò inoltre alla storia per un record particolare: 40 assessori nominati in soli 4 anni, un turn-over frenetico e mai eguagliato.

Con la sua candidatura a governatore, il caso “Principato di Salerno” è tornato a occupare le pagine di molti quotidiani nazionali. La domanda che circola è inevitabile: ora che il generale dei Carabinieri in ausiliaria – curriculum da manuale, dalla Nunziatella all’Accademia di Modena, passando per paracadutismo e alpinismo – si prepara a correre per la poltrona più alta di Palazzo Santa Lucia, tornerà a rispolverare dal cassetto il sogno del “Principato”?