“Intorno alla questione del piano di zona di Avellino continua ad addensarsi una nube di incertezza e di sospetti che copre una sotterranea lotta per l’occupazione di ruoli dirigenziali sulla pelle della parte più debole della società, a cui le politiche sociali dovrebbero parlare e con un cinico gioco a danno dei lavoratori impegnati nei servizi. E’ uno spettacolo disgustoso nel quale non sembra esserci nessuno esente da colpe. Per tempo abbiamo espresso perplessità e dubbi dei nostri dubbi rispetto alla Convenzione stipulata, che, contro ogni buon senso, sembrava più essere costruita su misura del futuro coordinatore che non per i servizi da erogare o la tutela degli operatori impegnati da tempo in modo precario. C’è bisogno di chiarezza: non si può giocare oltre!. A chi spetta chiediamo che vengano esplicitate le ragioni per cui, con un giudizio amministrativo ancora pendente, si è giunti alla revoca di Masucci. Atti di tale portata devono essere motivati in modo trasparente. Allora occorre ripartire da zero facendo uno sforzo serio per salvaguardare l’esistente e costruire sulla base di esso una pianificazione che riproponga al centro coloro che soffrono con l’obiettivo di rendere efficaci le scarse somme a disposizione evitando di disperderle in rivoli clientelari. La tutela della dignità di coloro che nel settore hanno sinora lavorato non contrasta con tale obiettivo, anzi, la loro liberazione dal precariato e dal ricatto della dipendenza clientelare è una leva poderosa per mettere a frutto nel modo migliore competenze sperimentate. Ci siamo battuti perché saltasse lo sconcio di un accordo clientelare quale quello che si era sancito sulla figura del vice-coordinatore; nessuno immagini che oggi si possa riproporre, con nuovi protagonisti, con diverse protezioni politiche, con magliette scambiate, operazioni dello stesso segno. Se sino ad oggi è mancata la pur minima trasparenza nei meccanismi di affidamento a cooperative o pseudo tali, nessuno immagini di poter coprire con una sorta di battaglia di moralizzazione una squallida operazione a “levati tu che mi metto io”! Il rilancio nell’azione del piano di zona non passa attraverso meccanismi comunque mascherati con i quali a vecchie clientele si sostituiscano nuove da impiantare immaginate con patti scellerati pre-elettorali stipulati con la logica del “io do una cosa a te e tu dai una cosa a me”. Spetta al Sindaco di Avellino, all’assessore La Verde, con scelte chiare e nette, rassicurare non noi ma l’opinione pubblica, che la battaglia da essi portata avanti non sia la foglia di fico per ambizione di tale tipo.” E’ la nota del Coordinamento Circolo PD Vittorio Foa Avellino
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it