Cgil Avellino e Fillea Cgil: lettera aperta sull’ennesima morte che colpisce il settore edile in Irpinia

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Italia D’Acierno segretaria generale Cgil Avellino e Massimo Graziano segretario generale Fillea Cgil Avellino Benevento intervengono con una lettera aperta sull’ennesima morte che colpisce il settore edile in Irpinia. Nella stessa si denuncia per l’ennesima volta ad una tragedia che non può essere derubricata a Fatalità e si sollecita tutto il sistema Economico Istituzionale Sindacale al massimo rigore per rafforzare, realmente, il sistema formativo informativo sulla Sicurezza e Prevenzione sul Lavoro.

“E’ sempre stata la principale causa degli infortuni gravi e mortali in edilizia. Si muore sempre allo stesso modo, soprattutto con le cadute dall’alto. Eppure non sembra che la cosa riesca ad entrare nelle nostre preoccupazioni quotidiane. Assistiamo all’ennesima tragedia che vede un lavoratore lasciare i propri cari mentre svolge un lavoro edile. Si, lo stava facendo a casa propria, magari senza la presenza di una ditta costituita, ma questo non cambia l’esito e nemmeno la consapevolezza che qualcosa per evitarlo ci sarebbe e c’è.” Non vogliamo convincerci (magari chi ha responsabilità di Governo dovrebbe farlo con una certa convinzione) che la cultura della sicurezza va oltre i limiti del chi siamo (lavoratori dipendenti o autonomi o chi sia). Deve essere chiaro che si lavora solo se lo si fa in sicurezza oppure non lo si fa. Come mangiare, come leggere e scrivere o come imparare a fare qualsiasi cosa, così si deve entrare nell’ottica che il lavoro va fatto in sicurezza. A partire dall’asilo, la sicurezza, così come magari il senso civico, si deve imparare a muoversi in sicurezza, farne comportamento in ogni momento della nostra vita. Da anni ci sforziamo a dire che la formazione sulla sicurezza va portata ovunque, casa per casa, comune per comune, dove ogni cittadino è un potenziale committente di lavori che deve sapere come si devono eseguire in assoluta sicurezza, conoscere obblighi e responsabilità a partire da come si allestisce una impalcatura o qualsiasi attrezzatura o sistema di sicurezza. Nulla va lasciato al caso, all’improvvisazione, perché l’infortunio capita ancora di più quanto più si è sicuri di se. Eppure proprio nella nostra provincia abbiamo un centro di formazione, il CFS, ora Formedil Avellino, che tutta Italia ci invidia per la grande professionalità e la qualità della formazione che ogni anno impartisce a migliaia di lavoratori per la loro qualificazione professionale e soprattutto per la tutela della salute e sicurezza oltre ad una vasta e varia offerta formativa. Mettere all’angolo gli “attestatifici” ed esigere a tutti i livelli e in tutte le procedure che la formazione venga effettuata nei luoghi che sono garanzia di qualità e serietà. Come Cgil Avellino e Fillea Avellino Benevento ci stringiamo ai familiari del 65enne che ha perso la vita e non ci stancheremo mai di dire che lavoro e sicurezza devono camminare insieme, non possiamo e non dobbiamo lasciare nulla di intentato per non permettere più che accadano simili tragedie”.