Cesinali – La piccola compagnia del Teatro d’Europa si fa sempre più spazio all’interno del panorama artistico irpino. Reduce da indiscussi successi, la brigata di Luigi Frasca debutterà, domenica sera, con lo spettacolo goldoniano ‘La Bottega del Caffè’, per la regia di Gigi Savoia. Da quattro anni presente sulla scena irpina, il Teatro d’Europa non è solo una collaudata squadra di attori, artisti, scenografi e ballerini, è anche una vera e propria fucina di giovani talenti. Infatti, anche quest’anno sono attivi i corsi di formazione istituiti dall’Accademia di Teatro diretta da Gigi Savoia. Ad illustrare il cartellone teatrale e le molteplici iniziative promosse dalla compagnia, il presidente del Teatro d’Europa Luigi Frasca: “Sarà una stagione all’insegna della comicità, proposta con la qualità e la professionalità di sempre. La rassegna di quest’anno, denominata ‘360°+1’ amalgamerà l’esperienza di attori quali Massimo Sorrentino, Ilaria Scarano, Chiara Mazza, alla freschezza di giovani leve appena forgiate dalla nostra Accademia”. Fiore all’occhiello per l’intera organizzazione del Teatro, la scuola di formazione professionale, si pone come la prima Accademia in Irpinia finalizzata alla creazione di nuove personalità da inserire nel magico mondo del teatro. “…puntiamo ad innalzare il livello qualitativo del nostro gruppo – continua Frasca – non solo per dare opportunità agli aspiranti attori di emergere in questo campo, ma anche per offrire un trampolino di lancio ai veterani della compagnia”. Una vetrina di tutto rispetto, fatta da professionisti e nuove promesse, che non deluderà le aspettative di un pubblico vasto e variegato. E intanto il cast del Teatro d’Europa varca i confini di Cesinali, sede storica dell’istituzione. Sant’Angelo dei Lombardi, Ariano Irpino, Mirabella Eclano e Aquilonia, questi i nuovi centri propulsori che ospiteranno l’allegra ‘combriccola’ di Frasca. “…il nostro intento è quello di creare un ponte culturale, un unico corpus che porti il teatro in tutto il territorio irpino. Estendere la conoscenza teatrale e drammatica a un gruppo sempre più vasto che non si limiti a guardare una rappresentazione senza la giusta educazione”. Ma come ad ogni piccola organizzazione, operosa e in crescita, anche il Teatro d’Europa ha bisogno di sostegni economici per poter andare avanti. “Il nostro teatro di basa sul pubblico pagante per affrontare le numerose spese di gestione. Non abbiamo nessun tipo di sovvenzionamento e questo perché le autorità mirano ad dare maggior rilievo a quello che è il Teatro Gesualdo. Anche dietro la nostra compagnia – spiega ancora Frasca – c’è un laborioso lavoro, fatto di semplici ragazzi che prima o poi si affacceranno con competenza sulla scena nazionale”. Intanto domenica, la prima della rassegna ‘306°+1’ che inaugurerà la stagione teatrale 2005/2006. (Marianna Marrazzo)
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