Cervinara – A quasi nove anni dall’alluvione di Cervinara che provocò cinque vittime, finalmente qualcosa si muove in ordine alla ricostruzione delle zone sinistrate. Scade infatti il prossimo 20 maggio, il termine per la presentazione delle offerte per l’abbattimento dei fabbricati non recuperabili di piazza Ioffredo. I lavori per una somma di 188mila euro serviranno a liberare l’area dai ruderi delle abitazioni danneggiate dalla colata di fango e di detriti. Il procedimento è stato messo in essere dal Commissariato di Governo per l’emergenza idrogeologica (con ordinanza n. 4°54 del 2005). Un intervento assolutamente necessario per poter passare alla fase di ricostruzione, predisposta dal Comune, che prevede l’esecuzione di un progetto che interesserà l’intera area, con lo spostamento dell’attuale strada e il conseguente aumento della superficie dell’intera piazza. Un lavoro però che non sembra trovare il parere favorevole degli abitanti che invece si sono sempre espressi per la conservazione delle attuali abitazioni. I residenti chiedono il via libera all’abbattimento delle case a ridosso dell’alveo del torrente Castello, ed il mantenimento di quelle situate a distanza di sicurezza. Un modo concreto per conservare l’assetto urbano preesistente all’alluvione, e salvaguardare usi, costumi e storia di una delle zone più antiche di Cervinara. Ma su questa possibile soluzione hanno espresso il loro giudizio negativo gli organismi tecnici regionali, a partire dall’Autorità di Bacino, che si sono invece espressi per la soluzione dell’abbattimento dei ruderi dei fabbricati. Ora la notizia del bando di gara, se da una parte viene salutata come un qualcosa che si muove, dall’altro viene considerata come un ulteriore ferita alla integrità del tessuto sociale della frazione.
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