“I cento Carnevali d’Irpinia”: anche quest’anno si rinnova la tradizione

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Ci sono in Italia carnevali famosi che sono diventati macchine spettacolari che attraggono migliaia di visitatori spesso solo spettatori. I Carnevali in Irpinia si svolgono in piccoli paesi e mantengono una forte connotazione culturale basata sulla conservazione della tradizione ed originalità e resistono facilmente alle tentazioni commerciali coinvolgendo i partecipanti.

Essi sono molti e diversi di zona in zona. Sono veri e propri riti, autentici e ricchi di energia.

Per questo motivo possiamo parlare di “I Cento Carnevali Irpini“. In Irpinia ve ne sono molti: le Zeze, la Montemaranese,il Laccio d’Amore, la Mascarata, la Ndrezzata, i Carri, i Mesi, il Ballo N’Treccio, gli Scquacqualacchiune il Carnevale Morto.

Dove si svolgono?

Partendo dalla città Capoluogo: Bellizzi (ex Comune) attualmente Frazione di Avellino, Mercogliano, Monteforte Irpino, Capriglia, Cesinali, Aiello del Sabato, Forino e Petruro di Forino, Montemiletto.

Nell’Alta Irpinia: Montemarano, Paternopoli, Mintemiletto, Castelvetere sul Calore, Gesualdo, Volturara Irpina, Nusco, Torella dei Lombardi, Teora.

Nel Serinese: Serino, Santa Lucia di Serino, San Michele di Serino.

Nel Montorese: Montoro (da poco unificato per effetto dell’unione di Montoro Superiore e Montoro Inferiore).

Nel Baianese: Baiano, Avella, Sirignano, Mugnano del Cardinale.

Nel Vallo Di Lauro: Taurano, Pago Vallo di Lauro, Quindici, Moschiano.

Nella Valle Caudina spicca Cervinara.

Ovviamente è un elenco destinato a crescere e che riporteremo su Irpinianews con interviste ed approfondimenti per una tradizione che esprime in maniera sibillina il legame fortissimo tra questa terra ed i suoi abitanti.

TEORA – Ritorna come ogni anno la festa dedicata al carnevale degli squacqualacchiun. Appuntamento da non perdere nel borgo irpino il 30 gennaio dalle ore 17 con la tipica maschera Teorese. L’evento segna l’inizio del carnevale ha inizio con i tradizionali “Squacqualacchiun”, maschere che girano per il paese con dei bastoni causando un rumore cupo di campanacci disturbando i passanti con lazzi e gesti un pò hot rumoreggiando per i rioni del paese e scomparendo nei vicoli dello stesso. Il termine “Squacqualacchiun” potrebbe infatti derivare dalla voce dialettale “squacquarat” che significa ‘trasandato’.

La loro origine si ricollega ad usi pre-cristiani. Gli “Squacqualacchiun” ricordano riti ripercorrenti la mitologia dei Baccanali oltre al culto di Dioniso o di altre divinità dei boschi. Essi rappresentano il vivere, un momento di ebbrezza, di gioia, di evasione, di libertà. La giornata sarà allietata da vari gruppi locali e dagli zeke tam, ci sarà lo spettacolo degli sbandieratori, mangiafuochi , giocolieri e falconieri…per terminare nei migliori dei modi ci sarà il fantastico volo dello scquacqualacchione infuocato.

MONTEFORTE – Il “Carnevale si chiama Zeza” si protrarrà dal 24 gennaio al 9 Febbraio con varie sfilate della “Zeza” in Piazza Umberto I, Taurano, San Michele di Serino e Avellino con ritorno a Monteforte per la chiusura con il Funerale di “Carnevale” e l’Alzata della “Quaresima”.

GESUALDO – Tutto pronto per la 35° Edizione di uno degli eventi più antichi della tradizione popolare gesualdina. L’appuntamento è il 7-9-13 Febbraio 2016 nel Borgo del Principe dei Musici Carlo Gesualdo, dove sfileranno i carri allegorici accompagnati dalle coreografie dei Gruppi Mascherati, dai gruppi folcloristici e dalle maschere dei bambini delle scuole primarie. I grandi carri allegorici, gelosamente custoditi fino alla prima sfilata, portano la firma dei ragazzi dell’associazione “Cheerful Company” di Gesualdo, che di anno in anno, durante le ore serali ed in piena notte, sabato e domeniche compresi, danno vita alla loro fantasia lavorando ognuno con la proprie capacità artistiche.

PATERNOPOLI – Anche quest’anno torna il tradizionale Carnevale Paternese. In dubbio fino all’ultimo e, infine, organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Paternopoli quest’anno il Carnevale, giunto alla trentasettesima edizione, andrà in scena il 7 e il 9 febbraio, domenica e martedì grasso. Un Carnevale nuovo, diverso da quelli precedenti, con sorprese e nuovi protagonisti. Verranno installati anche una serie di stand enogastronomici per le vie del paese. Su tutto, naturalmente, i tradizionali carri e i balletti. Una festa di suoni e di colori che catalizzerà l’attenzione di gran parte di quel vasto pubblico che ogni anno attraversa le strade di questo piccolo borgo. Una Paternopoli “Viareggio d’Irpinia”, consacratasi come ambasciatrice dei Carnevali provinciali.

MONTEMARANO – La fase che precede i tre giorni di sfilata è dedicata alla cultura con il conferimento della cittadinanza onoraria a Paolo Apolito, Antropologo di fama Nazionale, appassionato e studioso del Carnevale di Montemarano che terrà una Lectio Magistralis giovedì 04 febbraio. Sabato pomeriggio, invece, alle ore 16:30 ci sarà un convegno sul tema: Il Carnevale di Montemarano nei versi, negli scritti e nella pittura di Aldo De Francesco nel corso del quale renderemo omaggio proprio ad Aldo De Francesco, un grande Montemaranese che ha dedicato gran parte della sua vita a studiare e raccontare il suo Paese natio e questa misteriosa ed accattivante festa.

Domenica 7 febbraio tradizionale apertura del Carnevale con tradizionale sfilata dei cortei alle ore 15.00. Le manifestazioni proseguiranno fino a Domenica 14 con serate danzanti, lezioni di tarantella, l’evento Montemarano tra Cultura e Folclore, il Carnevale morto e la serata danzante finale con la tradizionale rottura della Pignata.

FORINO –  Il 31 gennaio oltre 700 figuranti che animeranno il paese per l’intera giornata, per un gran finale tutto da vivere. Durante la giornata funzioneranno anche stand gastronomici.

Da sottolineare un nuovo appuntamento, sabato 23 gennaio, alle ore 10.30 con “Carnevale in Pediatria”: le maschere saranno al reparto di Pediatria dell’azienda ospedaliera “Moscati” di Avellino, per far respirare l’atmosfera del Carnevale ai bambini in degenza presso l’ospedale.

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