Cassa integrazione alla Irisbus: le perplessità della Failms-Cisal

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Grottamianrda – Un anno nero e privo di prospettive certe in termini occupazionali è quello che stiamo attraversando. La crisi colpisce duramente in Irpinia il settore metalmeccanico e le aziende che lavorano nell’indotto dell’automotive. “Non nascondiamo come organizzazione sindacale – spiega il segretario provinciale Failms-Cisal Antonio De Donato – un senso di disagio e di impotenza nel vedere quel che accade sul nostro territorio, prima martoriato e sfruttato, ora abbandonato da tutti. In questo contesto, le dichiarazioni altalenanti della direzione aziendale Irisbus destano non poche preoccupazioni. Pensavamo che almeno il colosso della Valle dell’Ufita fosse fuori dalle dinamiche laceranti che interessano il tessuto industriale irpino in quest’ultimo periodo, e invece… In un recente confronto con la direzione aziendale Irisbus presso l’Unione degli Industriali avevamo ottenuto rassicurazioni in merito alle prospettive lavorative per i prossimi tre anni. Le previsioni dell’anno 2010, per quanto riguarda il mondo Irisbus, risultavano confortanti rispetto a quelle del 2009. Ma a distanza di pochi giorni, le R.S.U. convocate in azienda si vedono recapitata la comunicazione di Cassa Integrazione per due settimane, dall’ 8 Marzo fino al 13, dal 29 Marzo fino al 3 Aprile. Inoltre, salvo complicazioni, viene comunicata loro la possibilità di ricorrere allo strumento della Cassa Integrazione per altri 40 giorni nell’anno 2010. La Failms non riesce proprio a comprendere le dinamiche che spingono la direzione aziendale a rilasciare dichiarazioni di un certo tipo e farle seguire da azioni completamente opposte. Inoltre come si può chiedere la Cassa Integrazione e contemporaneamente fare lavoro straordinario? È questa una domanda a cui non sappiamo rispondere. La Failms è contro la Cassa Integrazione che deriva da una incapacità aziendale di programmazione del lavoro, è contro ulteriori ipotesi di tagli occupazionali e invita i lavoratori ad essere vigili ed attenti per evitare nuove perdite lavorative”.

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