Caso Manzo, presto la svolta: gli indagati a processo. Da quello che trapela dalla Procura di Avellino negli ultimi giorni, l’avvocato Federica Renna, che difende Romina Manzo, ritiene ci possano essere novità imminenti. “Appare abbastanza chiaro – spiega la penalista – che si celebrerà un processo perché ci sono indizi seri, precisi e concordanti su alcuni indagati”. Che, ricordiamo, oltre a Romina Manzo, sono Loredana Scannelli, Alfonso Russo e Pasqualina Lepore.
La settimana scorsa, alle due ormai ex amiche (Romina e Loredana), è giunta la notifica della proroga delle indagini. Loredana, adesso, è indagata non soltanto per favoreggiamento e false dichiarazioni al Pm, ma anche per sequestro di persona. Le stesse accuse che la Procura muove alla figlia del muratore scomparso da Prata Principato Ultra la sera dell’8 gennaio 2021.
Per l’avvocato Renna, però, “nei confronti di Romina c’è una semplice proroga. Per quanto ci riguarda, anche sulla scorta di notizie in nostro possesso, continuiamo ad essere ottimisti sulla posizione delle mia assistita. Ben venga il processo, servirà a fare piena luce. Speriamo si faccia quanto prima”.
La Renna, allo stesso tempo, chiede maggiore collaborazione alla Procura di Avellino, mentre si sofferma sull’ottimo lavoro degli ultimi tempi del reparto operativo del comando provinciale. “C’è un grande impegno sul caso e sono certa che a breve i reali responsabili saranno individuati”.
Ma cosa accadde la sera dell’8 gennaio 2021?
Per la penalista, “il movente è sempre più chiaro. La pista della droga mi sembra quella più plausibile, perché c’era quella maledetta sera, c’era anche prima e c’era dopo. Attorno alla figura di Mimì sono gravitate tante persone con vizi forti. Ora, occorre capire fino a che punto questi vizi abbiano influito sull’accaduto”.
Renna invita i suoi concittadini, anche lei è di Prata Principato Ultra, a non avere paura. “Manzo era una persona conosciuta e ben voluta, i cittadini di Prata sono brave persone e sono tanti i meccanismi che possono scattare nella testa di qualcuno, c’è paura di dire la cosa sbagliata, ad esempio. Ma non è così, perché quando si dice la verità, bisogna essere sempre sereni e con la coscienza a posto”.
Lunedì ad Avellino ci sarà di nuovo l’avvocato Nicodemo Gentile, con la criminolga Marano. La conferma di quanto il caso Manzo abbia travalicato i confini provinciali, visto che Gentile è il presidente dell’assocazione nazionale “Penelope”.