Napoli – Telecamere per sanzionare il mancato uso del casco e il mancato rispetto dello stop e delle distanze di sicurezza, certificato di qualità per le strade, giubbetti catarifrangenti anche per ciclisti e motociclisti in caso di scarsa visibilità e – soprattutto – estensione della patente a punti ai guidatori di mezzi a due ruote. Sono le principali proposte dell’Assessore ai Trasporti della Regione Campania, Ennio Cascetta per l’aggiornamento del Codice della Strada, annunciate ieri nel corso del II Forum regionale sulla sicurezza stradale, tenutosi all’Hotel Terme di Agnano a Napoli, e organizzato da Regione, Aci e Arcss (Agenzia regionale per la sicurezza stradale). L’Assessore ha innanzitutto ricordato che dal 2000 a oggi sono stati finanziati complessivamente, sulla rete stradale regionale, provinciale e nazionale 521 interventi, per un importo di 5,6 miliardi di euro. Di questi 172 sono stati già completati, per 1 miliardo di euro, e 141 sono in corso per 2,1 miliardi di euro. “Fin dal 2002 – ha detto poi Cascetta a proposito dell’aggiornamento del Codice della strada per migliorare la sicurezza stradale e ridurre il rischio di incidenti – abbiamo proposto l’estensione del meccanismo dei punti ai certificati di guida per ciclomotori e motocicli, che tanto successo ha avuto per gli automobilisti in termini di riduzione degli incidenti; chiediamo poi l’estensione dei sistemi tecnologici che consentono di contestare le violazioni al Codice anche senza la presenza dell’operatore sul luogo: oltre al superamento del limite di velocità, al sorpasso vietato, al passaggio col rosso e al divieto di fermata – quest’ultimo recentemente aggiunto dal decreto Bersani – riteniamo indispensabile rendere operativi questi meccanismi anche per altre gravi infrazioni, quali il mancato rispetto dello stop e delle distanze di sicurezza o il non uso del casco”. “Un’altra proposta che vorremmo venga accolta – ha aggiunto l’Assessore regionale – riguarda l’incentivazione a fornirsi di una certificazione di qualità delle infrastrutture da parte dei gestori delle strade, sul modello di quelli previsti per i prodotti commerciali o le procedure delle aziende: in pratica, così come già avviene in altri Paesi come la Francia, i gestori che si fanno certificare l’infrastruttura ottengono determinati benefici nei trasferimenti di fondi da parte degli enti preposti”. “Chiediamo poi ancora che i Piani urbani della sicurezza stradale divengano obbligatori e che siano coordinati con gli altri strumenti di pianificazione, e l’estensione ai mezzi destinati al trasporto delle sole persone, come gli autobus, delle strisce catarifrangenti per i veicoli che trasportano merci. Sarebbe utile, infine, rendere obbligatorio anche per ciclisti e ciclomotoristi l’uso dei giubbetti in condizioni di scarsa visibilità sulle strade extraurbane”.( a cura Ufficio Stampa Regione Campania)
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