“Grave carenza di personale” al carcere di Ariano Irpino, l’Osapp sul piede di guerra. Il sindacato denuncia “turni massacranti” a cui è costretto il personale in servizio, “di otto, dieci ore al giorno”. “Non viene neanche pagato interamente lo straordinario richiesto ed obbligato ad effettuare”. Inoltre, “non sempre vengono garantiti i minimi diritti sanciti dal contratto Nazionale del Lavoro, le ferie ed i riposi settimanali”.
“A fronte di una pianta organica di 165 unità di Polizia Penitenziaria dei diversi ruoli”, afferma ancora il segretario provinciale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, Ettore Sommariva, “ad oggi ve ne sono realmente in servizio 151 e cioè meno 14 unità”. Diverse anche quelle distaccate in altri istituti penitenziari.
Le difficoltà aumentano perché, presso la casa circondariale di Ariano Irpino, “non c’è un locale Nucleo Traduzioni e Piantonamenti”. La segreteria provinciale dell’Osapp, quindi, per tutte le motivazioni esposte, “si riserva a dichiarare lo stato di agitazione e l’astensione della mensa obbligatorio di servizio ad oltranza”.