Caos Teatro, Giordano denuncia: “Abbonamenti omaggio a fini elettorali, ci sono i nomi”

0
240

Arriva forte e chiara l’ennesima denuncia di Giancarlo Giordano (consigliere di minoranza del gruppo “Si Può”) in merito al commissariamento del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino.

Una presa d’atto espressa nel corso delle interrogazioni della prima convocazione del Consiglio Comunale di Avellino, che ha visto la latitanza della maggioranza di governo per evidenti motivi di opportunità politica.

A fare da cartina al tornasole sulla vicenda del Massimo cittadino, l’elenco di coloro i quali avrebbero usufruito di ingressi ed abbonamenti omaggio nel corso delle passate stagioni teatrali.

Tanti i nomi “eccellenti”, secondo Giordano, in una lista in cui finalmente comparirebbero chiaramente le identità di personalità istituzionali, imprenditori e politici locali.

Non una novità per Giordano, che già da alcuni mesi stava denunciando il fenomeno.

“Ho finalmente ricevuto l’elenco di coloro che hanno usufruito, a vario titolo, di ingressi omaggio per gli spettacoli del Teatro Gesualdo – ha affermato – Ci sono pubblici rappresentati che hanno letteralmente spolpato il teatro, spettacolo dopo spettacolo. Centinaia di biglietti sono stati concessi gratuitamente a pubblici amministratori, ma anche a pseudo dirigenti di pseudo partiti. Un sistema schifoso, che ha reso inevitabile la fine del Gesualdo”.

“Ogni volta che parliamo di queste cose – ha aggiunto Giordano – l’amministrazione scende dal pero. Quando ci si fa eleggere a ricoprire una carica pubblica, lo si fa per difendere gli interessi della collettività. Ma la libera gestione di biglietti ed abbonamenti ha permesso certamente a qualcuno di aumentare il proprio bacino di elettori. Quello che abbiamo potuto riscontrare è un sistema di regalie utili a creare consenso. Domani saremo più precisi sulla suddivisione di tutta la bigliettazione, ed ho chiesto al Segretario Generale di essere solerte per chiarire questa situazione, che ha sicuramente prodotto anche un danno erariale all’Ente di Piazza del Popolo”.