Campania: ristoranti chiusi alle 24, bar e vinerie alle 23. Jogging tra le 6 e le 8.30

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Nuovi orari per i locali della movida in Campania. L’ordinanza numero 78 firmata oggi dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca prevede che per ristoranti, pizzerie, pub e vinerie valgono le disposizioni contenute nel Dpcm del 13 ottobre, e cioè la chiusura a mezzanotte con servizio al tavolo o alle ore 21 in assenza di servizio al tavolo.

Per i bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari è disposto l’obbligo di chiusura dalle ore 23 alle ore 5 del giorno successivo nei giorni dalla domenica al giovedì, mentre il venerdì e il sabato valgono le disposizioni del Dpcm, e cioè chiusura alle 24 con servizio al tavolo o alle 21 in assenza di servizio al tavolo.

L’ordinanza conferma inoltre il divieto dell’attività di sagre e fiere e, in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse, già sancito dall’ordinanza regionale numero 75 del 29 settembre.

Confermata la vigenza del protocollo per le attività di wedding e cerimonie allegato all’ordinanza n.76 del 3 ottobre 2020 (con obbligo di nomina dei responsabili di sala e cucina per il rispetto delle norme anti Covid) ferme le limitazioni al numero dei partecipanti imposte dal Dpcm 13 ottobre 2020; l’attività di jogging, ove svolta sui lungomari, nei parchi pubblici, nei centri storici, e comunque in luoghi non isolati, è soggetta alla limitazione oraria: ore 06,00 – ore 8,30; negli altri casi e’ consentita senza limiti d’orario, fermi in ogni caso gli obblighi di distanziamento Dpcm 13 ottobre 2020; ai gestori delle sale gioco e scommesse è fatto obbligo: a) di consentire l’ingresso nei locali di esercizio soltanto previa disinfezione delle mani con soluzioni idroalcoliche e misurazione della temperatura corporea, vietando l’ingresso ove essa risulti superiore a 37,5 C; b) di limitare la presenza dell’utenza all’interno dei locali in modo tale da garantire il rispetto di un distanziamento minimo di 1,5 metri tra le persone; c) di adottare ogni misura, anche organizzativa, volta a scongiurare ogni assembramento anche all’esterno, pena la sospensione dell’attività e le ulteriori sanzioni previste.

Sono confermati i protocolli di settore approvati con precedenti ordinanze regionali nonche’ l’obbligo di porre a disposizione, all’ingresso e all’interno dei locali, soluzioni idroalcoliche igienizzanti e di subordinare l’ingresso da parte degli utenti alla avvenuta igienizzazione delle mani e alla protezione delle vie respiratorie attraverso l’uso della mascherina. Resta confermato l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto, oggi espressamente previsto dal Dpcm 13 ottobre