VIDEO/ Camorra in Irpinia, Gratteri: fiducia in Woodcock, grande attenzione su Aste Ok

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SANT’ANDREA DI CONZA- “In questo territorio abbiamo uno dei migliori sostituti che si chiama Woodcock, che è una persona intelligente, attenta e preparata. Continua incessantemente a coordinarsi con le forze dell’ordine in questo territorio e io sono fiducioso nei risultati e nelle buone indagini”. E’ quello che ha assicurato a margine dell’appuntamento di oggi pomeriggio alla Festa del Libro di Sant’Andrea di Conza il Procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri (rispondendo alle domande della giornalista Elisa Forte sul libro “Il Grifone”) in relazione allo stato del contrasto alle organizzazioni criminali che operano sul territorio della provincia di Avellino. A Sant’Andrea erano presenti anche i vertici provinciali delle forze dell’ordine, il questore Pasquale Picone e il comandante provinciale dei Carabinieri Domenico Albanese. Non poteva mancare un riferimento sulla vicenda giudiziaria che ha interessato la Dda di Napoli dopo l’ordinanza di remissione decisa dal Tribunale di Avellino nell’ambito del processo Aste Ok. Una vicenda che il Procuratore Gratteri ha dimostrato di conoscere bene, visto che ha firmato insieme agli aggiunti e al pm Woodcock il ricorso contro l’ordinanza di remissione. “Conosco bene il problema, l’ho seguito in prima persona insieme al collega Woodcock. Abbiamo fatto tutti i passi che il sistema penale e giudiziario ci consentiva. Stiamo seguendo con attenzione questo caso perché lo riteniamo meritevole di grande attenzione”.

Infine un passaggio sull’imminente divieto per la stampa di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare. Una scelta del Governo che il Procuratore Gratteri non condivide e non risparmia una tirata di orecchie ai giornalisti che non hanno protestato abbastanza: “Ritengo una cosa non giusta, ma altresi’ ritengo che gli Ordini dei Giornalisti non abbiano protestato abbastanza. Perché il giornalismo è in crisi. Spesso i proprietari dei giornali non sono addetti ai lavori e quindi non stanno attenti ai bisogni e alle esigenze dei cittadini. Cioè chi su un territorio ha diritto di sapere se la persona con cui prende il caffè al bar e’ indagato per mafia o altri reati e quindi poter fare una scelta di campo”.