Cambia il colore del cane sul certificato per compiere una truffa: condannato

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Si può proprio dire che per truffare gli altri, molti siano pronti a farne di tutti i colori.

Un po’ come il sessantenne condannato qualche giorno fa ad otto mesi di reclusione con pena sospesa dal giudice monocratico Gian Piero Scarlato per una frode davvero particolare: quella in cui il protagonista della vicenda è un cane. Anzi, ci sono due amici a quattro zampe. Uno dei due è di colore nero, nella proprietà del sessantenne. L’altro invece è di colore bianco e grigio, un randagio, anzi un trovatello.

Per fortuna, almeno alla fine della vicenda approdata in Tribunale, stavano tutti e due bene. Ma il proprietario del cane bianco e grigio ha alterato il certificato all’anagrafe canina regionale per compiere una vera e propria truffa nei confronti di un uomo che aveva investito con la sua vettura proprio il cane bianco e grigio durante una manovra. Come?

Facendogli credere che quello randagio fosse in realtà di sua proprietà e più volte intimandogli di riconoscere le spese per curare le ferite del cane. In totale una somma di 550 euro. La vicenda viene però ricostruita dai Carabinieri.

Per l’imputato arriva il decreto di citazione a giudizio, firmato dal pm Vincenzo Russo. Quello chiuso qualche giorno fa con la sentenza di condanna. I reati contestati dal pm Russo all’imputato, oltre a falsità materiale in certificato amministrativo commesso da privato e truffa.