Calitri – Sandra Lonardo lancia l’anagrafe delle disabilità

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Un’anagrafe delle disabilità, su scala provinciale, ”…per poter rispondere, con efficacia e tempestività ai reali bisogni di ciascun territorio”, ma anche “…niente finanziamenti per iniziative che si svolgono in locali inaccessibili ai disabili”, e l’introduzione del linguaggio braille in tutti i luoghi pubblici. Sono queste le direzioni che il presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, ha intenzione di seguire per eliminare ogni sorta di barriera per i disabili. Lady Mastella ha parlato oggi all’istituto superiore ‘A. M. Maffucci’ di Calitri, in occasione della visita di Fulvio Frisone, fisico nucleare noto per i suoi studi nel campo delle energie rinnovabili e affetto dalla nascita da tetraplegia spastica, che oggi ha preso parte ad un incontro sulle pari opportunità per i diversamente abili. Un incontro, ha sottolineato la Lonardo, “…che ha avuto soprattutto un’intenzione educativa finalizzato a trasmettere soprattutto ai giovani un messaggio positivo, di speranza nel futuro”. “Da presidente del Consiglio regionale posso solo ribadire che mi preoccuperò di sostenere, con ancora maggiore pervicacia, tutte le iniziative legislative e regolamentari che possano contribuire ad eliminare ogni sorta di barriera. – ha sottolineato Sandra Lonardo – La politica ha il dovere di rispondere ai bisogni e deve farsi carico dei problemi reali, in particolare quelli che investono il vasto e variegato mondo delle disabilità”. Da qui gli obiettivi che si ha intenzione di raggiungere: l’anagrafe delle disabilità ma anche altro. La Lonardo ha, infatti, ricordato di “..aver già proposto una legge che vieta alla Regione di finanziare iniziative che si svolgono in locali inaccessibili ai disabili”. E poi attenzione puntata sull’utilizzo del linguaggio braille. “Mi auguro che il Consiglio regionale, prima della fine della Legislatura, riesca ad approvare la mia proposta per rendere obbligatorio l’utilizzo del linguaggio braille in tutti i luoghi pubblici – conclude – Stiamo studiando anche come introdurre nuove figure professionali a favore dei non udenti. Mi riferisco in particolare ai traduttori ed alle traduttrici del linguaggio dei segni”.

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