La rincorsa alla salvezza parte da Ravenna. Domani i lupi saranno attesi dal primo dei cinque scontri diretti di questo infuocato finale di stagione, dove ci saranno ancora dieci gare da disputare. Un cammino difficile in cui i biancoverdi, oltre a dover incontrare la squadra di Pagliari, se la vedranno con Spezia, Cesena e Vicenza sempre lontano dal Partenio e con il Grosseto tra le mura amiche. Tutti match in cui bisognerà ottenere l’intera posta in palio. Un ‘rush’ difficile, ma da cui l’Avellino dovrà cercare di trarre il maggior numero di punti possibili. Bisogna dare seguito all’ottimo pareggio ottenuto con l’Albinoleffe, ripetere la stessa prestazione e provare a portare a casa il ‘pieno’, a partire dall’incontro in programma al Benelli. Si va dall’ultima della classe, dalla squadra che con 60 reti ha il peggior reparto arretrato del torneo e che nelle ultime 21 gare ha vinto soltanto una volta. Calori nonostante le tante assenze-Pellicori, Sestu, Sirignano e Cherubin-vuole il primo blitz esterno. Il colpo fuori dalla Campania per continuare nella risalita, migliorare il trend per cercare di conservare la B senza patemi: “Purtroppo per noi– afferma l’ex tecnico della Triestina- mancheranno diversi elementi. Avremo delle assenze importanti, ma non abbiamo ne il tempo e ne la possibilità di lamentarci. Qui c’è un gruppo pronto ad affrontare ogni sfida come se fosse una finale. C’è uno spirito che sta prendendo corpo e chi verrà chiamato in causa darà tutto per raggiungere questa benedetta salvezza”. Cinque punti in tre gare un inizio positivo, che per l’aretino rappresenta soltanto un punto di partenza: “ Nella vita non bisogna mai accontentarsi. Quello che è stato ieri è gia passato. Ravenna è un’altra tappa importantissima, quello che abbiamo fatto nelle precedenti tre partite fa parte della storia. Adesso, dobbiamo portare a casa altri punti con l’organizzazione e con quelle qualità agonistiche e tecniche che ci devono portare al raggiungimento dell’obiettivo”. Analizza il Ravenna: “Sono quattro giorni che sto studiando i nostri avversari, conosco la squadra di Pagliari, spero di riuscire a trovare la giusta strategia per metterli in difficoltà. Dovremo stare molto attenti a Sforzini che rappresenta il vero fulcro della squadra e a Sciaccaluga che detta i tempi. Davanti ci sono poi dei giocatori che hanno gamba tipo Toledo e Aloe. Ma andremo lì con la convinzione di fare bene perché è una squadra che ha diversi punti deboli. È mia intenzione bloccare la loro fonte di gioco e di conseguenza attuare una tattica che possa limitare il loro gioco. Aggredendoli e portando più uomini alla conclusione”.
Sulla possibilità di rivedere in campo Anastasi dal primo minuto: “È una decisione che non ho ancora preso. Scioglierò il dubbio soltanto nelle ultime ore, anche perché devo valutare degli elementi che non sono in perfette condizioni”. Si va verso il 4-4-2: “Probabile che non cambi modulo. Sarà una buona occasione per chi ha giocato meno fino a questo momento. In questa rosa tutti sanno che si devono far trovare pronti. Chi viene chiamato in causa non è il sostituto di nessuno, ma solo il componente di un gruppo che vuole raggiungere la salvezza”.
PUBBLICO: “Il sostegno della gente è determinante, il tifoso può darci una mano vera, chi va in giro per sostenere la propria fede è meritevole di rispetto”.
MENTALITÀ:“Dobbiamo usare la testa, dobbiamo essere decisi e convinti non dobbiamo avere fretta, ansia di dover per forza vincere, ma aspettare e colpire al momento giusto. Sto lavorando anche su questo. Conosciamo l’avversario e questo rappresenta un piccolo vantaggio, adesso sta a noi sfruttarlo. Traiamo il massimo da ogni partita senza fare tabelle”.
(di Sabino Giannattasio) .
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