CALABRITTO- Non ci fu stalking nei confronti del sindaco di Calabritto Gelsomino Centanni. Assolti “perché il fatto non sussiste” due imputati, uno dei quali e’ stato condannato invece per il reato di lesioni di cui rispondeva per una aggressione al primo cittadino. La Procura aveva invocato due condanne, ad un anno e quattro mesi ed un anno e sei mesi nei confronti di altrettanti imputati di Calabritto, accusati di violenza e minaccia e lesioni a pubblico ufficiale e di stalking nei confronti dell’allora sindaco di Calabritto Gelsomino Centanni. Il giudice monocratico Sonia Matarazzo monocratico del Tribunale di Avellino ha mandato assolti entrambi gli imputati dall’accusa di stalking, ha condannato uno dei due per lesioni a sei mesi di reclusione e al risarcimento di duemila euro nei confronti di Centanni, che si era costituito parte civile, difeso dagli avvocati Michele Tedesco e Angelo Mancino. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro cinquanta giorni. La parte civile aveva sostenuto, dopo aver ricostruito gli episodi contestati, “il sindaco aveva il timore della sua incolumità, tanto da non uscire”. Per la difesa di parte civile : “il reato di 612 bis e’ ampiamente provato”. Per il difensore dei due imputati, l’avvocato Vincenzo Esposito, che nella sua arringa, proprio in ragione del fatto che l’aggressione fosse scaturita per impedire un atto amministrativo, ovvero che venissero ottemperate le ordinanze ai danni dei due imputati per una bonifica di una zona nell’area Pip caduta in sequestro, proprio la circostanza che quell’atto fosse stato gia’ notificato e mai ritirato, farebbe venire meno sia il reato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, per cui le lesioni non potevano esserne una conseguenze, chiedendo l’assoluzione per il reato ed in via subordinata la riqualificazione in lesioni con un referto di appena due giorni e quindi di competenza del Giudice di Pace e quindi ordinanza di incompetenza del giudice monocratico. L’avvocato Esposito aveva rilevato come il suo assistito, nella prospettazione accusatoria avrebbe commesso l’ oltraggio per evitare che venisse ottemperata l’ordinanza, quindi si “deve ritenere che la lesione sia stata consumata per impedire l azione amministrativa. Se è così la difesa rileva che il Comune di Calabritto ha emanato altre ordinanze. Nel giugno 2023 ha dato incarico per bonificare area Pip dove non c’erano soltanto rifiuti ma un attività bloccata dal Comune di Calabritto e ancora oggi bloccata, con mezzi per quattrocentomila euro pronti alla vendita. Nonostante i miei assistiti avessero chiesto di poter accedere all area, dove ci sono autoveicoli pronti alla vendita, di cui abbiamo chiesto la restituzione ma non e’ mai avvenuta da parte del Comune di Calabritto”. Per quanto concerne il 612 bis, ovvero lo stalking, la difesa aveva rilevato come si trattasse fondamentalmente di i fatti isolati, tutto al più poteva essere una minaccia. Anche perché di fronte al Comune c’e’ un bar gestito da familiari degli imputati, per cui erano nei pressi del Comune per questo, non per appostamenti al sindaco”.
Redazione Irpinia
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