Nel pomeriggio di ieri, un giovane statunitense si presentava presso l’Oasi valle della caccia di Senerchia, mostrando una foto nella quale sembravano intravedersi dei resti umani che calzavano degli stivali.
Ad una iniziale incomprensione dovuta alla lingua, nella quale era sembrato che il soldato mostrasse una foto generica di un cadavere per spiegare che si trovava in quella zona per cercare i resti di un aereo statunitense precipitato in quel luogo durante la seconda guerra mondiale, seguiva il pronto invio da parte del personale dell’Accademia Kronos di Avellino di un interprete madrelingua che, invece, appurava la reale provenienza della foto: il giovane soldato si era effettivamente recato alla ricerca dell’aereo su per l’impervio vallone, ma la sua non era una foto generica, ma la reale foto di resti umani casualmente ritrovati più a monte.
Prontamente allertate le forze dell’ordine ed il medico legale, le Guardie Giurate della Kronos si apprestavano verso il luogo indicato. Nell’attesa dell’arrivo del medico legale alcuni carabinieri e dei volontari di Senerchia si sono avvicinati ai resti. Nel frattempo è calata la notte ed il personale AK si è recato, accompagnato da esperte guide dei cacciatori di Senerchia, coadiuvati dai custodi della vicina Oasi, con attrezzature e torce elettriche a dare supporto presso il luogo del ritrovamento.
Sia le operazioni di raggiungimento del luogo che quelle di recupero della salma sono state molto difficoltose e pericolose a causa del buio fitto e della particolare pericolosità della morfologia del luogo, caratterizzato da rocce molto friabili. Le operazioni di recupero e trasporto sono durate fino a tarda notte, tanto che i soccorritori sono giunti a valle dopo la mezzanotte. I resti si presentavano in stato di decomposizione, tanto da far affermare all’esperto marine, anche lui sul posto, che tali resti risalivano a non più di due anni addietro.
Questo ci riporta alla memoria il caso del cercatore di funghi scomparso l’anno scorso in quelle zone, vanamente cercato per settimane da forze dell’ordine, soccorso alpino, Guardie Kronos e volontari del luogo. Per il momento nessuna notizia circa l’identità dei resti mortali; si è in attesa degli esami del DNA.