Il Coordinatore regionale A.N.P.C.I. dott. Antonio Bossone scrive al sindaco di Avellino Foti: l’interesse da Lei mostrato verso importanti problematiche riguardanti la città di Avellino e l’Irpinia, dall’Ambiente alla Sanità al Terzo settore, hanno destato particolare stima nei suoi confronti, ma anche alcuni interrogativi. Primo fra tutti: perché limita la discussione soltanto ad alcuni sindaci dell’entroterra irpino (peraltro, della sua parte politica) piuttosto che convocare una conferenza di tutti i primi cittadini della provincia di Avellino per un confronto aperto anche agli altri enti territoriali? La nostra associazione ha seguito con attenzione le ultime vicende dell’Asl e del Piano di zona sociale di Avellino e siamo certi che i loro vertici stanno lavorando con grande impegno nel segno dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità. Per quanto riguarda l’Asl-Av, conosciamo molto bene lo stato di deterioramento in cui versava, dal precariato amministrativo (costruito per dare risposte a sindacati amici e potenti di turno) all’inutilità di alcuni ospedali utilizzati per proliferare nomine di primari e di consolidati in modo da accrescere il consenso elettorale di certe lobby politiche, senza dimenticare i servizi di assistenza sanitaria che andavano riorganizzati rispetto alle risorse stanziate dalla Regione Campania. I suoi continui attacchi alle azioni del Direttore Generale Asl-AV, che si attiene perfettamente alle linee-guida regionali, non sono affatto comprensibili e fanno sorgere il dubbio che Lei è contrario alle azioni riformatrici perché ostacolanti i vantaggi di certe lobbies che hanno strutturato il proprio potere in nome del popolo sovrano. La stessa filosofia di azione viene usata da Lei e da alcuni sindaci di analoga parte politica per frenare l’azione riformatrice condotta dal Commissario del Piano di zona sociale, di cui il comune di Avellino è capofila. In questo caso, è evidente anche l’ostracismo nei confronti di alcuni piccoli Comuni che fanno parte di questo Pdz perchè sostengono il Commissario che sta cercando di mettere in essere il miglioramento dei servizi sociali sul territorio. A questi dubbi si aggiunge il nostro rammarico per non aver mai sentito una sua parola, in qualità di presidente dell’assemblea dei Sindaci, in merito alla Casa di cura “Parco degli ulivi” sita in Moschiano e di proprietà dell’Asl, il cui degrado è oggetto di studio della Corte dei Conti, che addebita 1 milione e 800mila euro ai responsabili della sua mancata funzionalità. Evidentemente, la questione non desta il suo interesse né quello degli altri sindaci che dovrebbero rappresentarci nel Comitato, che peraltro dovrebbe scaturire da una corretta osservanza della legge che lo costituisce ed essere rappresentativo di tutti i distretti sanitari dell’Asl di Avellino. Detto questo, Le proponiamo di convocare quanto prima una conferenza di tutti i sindaci dell’Irpinia, affinché si possa discutere di queste argomentazioni fin qui trattate e nello stesso tempo creare in sinergia strutture territoriali capaci di confrontarsi con le altre istituzioni e le loro diramazioni presenti sul territorio in modo che l’entroterra campano non sia più depauperato dal concetto di napolicentrismo. La invitiamo, infine, ad intraprendere in qualità di sindaco di capoluogo di provincia un’azione politica istituzionale nei confronti della Regione Campania e del Governo centrale affinché l’Irpinia possa essere punto di eccellenza nel settore socio-sanitario, ottenendo più risorse economiche in quanto la sua popolazione di terza età è una delle più elevate in Italia. In attesa di riscontro, le rivolgiamo i più cordiali saluti nello spirito di una collaborazione fattiva per le nostre comunità.
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