Bomba day del 19 aprile, nuovo summit: saranno evacuate persone anche ad Atripalda

0
337

Alpi – Tre i comuni coinvolti dal bomba day del prossimo 19 aprile. Oltre Avellino, anche Atripalda e Mercogliano. Proseguono in Prefettura le riunioni per pianificare al meglio il disinnesco dell’ordigno bellico, rinvenuto nel Fenestrelle alcuni mesi fa, al di sotto del Ponte della Ferriera. Le operazioni partiranno intorno alle 4 della domenica mattina e si concluderanno stesso in giornata. Nel capoluogo irpino oltre 23mila persone dovranno lasciare le proprie abitazioni. E’ dunque necessario pianificare nel migliore dei modi le evacuazioni delle persone che dovranno andare via.

L’operazione di disinnesco della bomba verrà gestita dal Genio Guastatori dell’Esercito. Avellino sarà off-limits da via Piave (nord) alla Strada Statale 7bis (sud, prima del Carcere di Bellizzi Irpino che, quindi, non verrà sgomberato) e dalla Chiesa di San Ciro (est) all’innesto di Corso Umberto I e via Francesco Tedesco (est, la Caserma della Polizia Municipale resterà attiva).

Come detto, stamane a Palazzo di Governo si è tenuto un nuovo summit, cui hanno preso parte, oltre Avellino, anche i Comuni di Mercogliano e Atripalda. Il primo sarà interessato perché è prevista la chiusura parziale della Variante. I varchi di chiusura partiranno da Torrette. L’ordigno bellico, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, sarà fatto brillare in una cava di Atripalda, attorno alla quale ci sono circa 4 abitazioni ed anche queste saranno evacuate.

Scenderanno in campo ben 400 volontari della Protezione Civile, che saranno coordinati, tra gli altri, dalla dottoressa Claudia Campobasso, sempre in prima linea in situazioni così particolarmente delicate. Il ritrovo dei 400 volontari sarà Campo Genova, dove sarà previsto, dunque, il quartier generale della Protezione Civile. Le riunioni si intensificheranno nelle prossime settimane. All’Asl, ad esempio, il compito di predisporre un piano per l’evacuazione degli anziani e dei disabili.  Ci saranno, inoltre, strutture pubbliche da evacuare: ad oggi, la Casa di Cura “Villa Esther” e la Casa di Riposo “Alfonso Rubilli” di contrada San Tommaso.