Bisaccia – “Il territorio dell’Irpinia d’Oriente – Prodotti e prospettive di sviluppo”: un confronto che sembra aver suscitato qualche perplessità. A palesarle in una nota il Presidente del Consiglio Provinciale, Erminio D’Addesa. “Si è fatta molta ‘filosofia’ sui problemi dell’agricoltura e del mondo rurale delle zone interne della Campania – ha spiegato D’Addesa – Nel Convegno si è dibattuto dei vari segmenti della produzione agricola e zootecnica, dei prodotti di nicchia, ma anche dell’alta percentuale di chiusura di attività da parte delle imprese agricole nella nostra Regione. Tutti hanno convenuto sulla necessità di tutelare e salvaguardare i prodotti tipici del territorio sperando ovviamente anche e soprattutto negli stanziamenti dei fondi UE per gli anni 2007 / 2013. Il mondo agricolo viene invitato ad incamminarsi sulla strada delle colture agro-energetiche e biodiesel per la crisi delle colture storiche e redditizie come il tabacco. Lo sviluppo delle biomasse è visto anche come la grande alternativa alla fuga dai seminativi indotta dalla riforma Pac. Tuttavia – continua D’Addesa – al Castello di Bisaccia è mancato proprio il confronto sulle discrasie tra attività produttive ed agricoltura e sono mancate le proposte di come è (se) possibile coniugare agricoltura e zootecnica nei vari segmenti qualitativi, con le problematiche energetiche ed ambientali”. Sul fronte istituzionale, un appello alla Regione: “L’Agricoltura merita la dignità di un Assessorato e non può essere subordinata alle tematiche ed agli interessi delle Attività Produttive”.
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