Basket – Il futuro della Scandone parla tutto italiano

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Costruire un organico molto più italiano nella sua ossatura, puntare sui giovani del Bel Paese e valorizzarne il talento. Lo aveva annunciato Boniciolli nella conferenza stampa immediatamente successiva alla vittoria della Coppa Italia e ora che più che mai si parla di mercato l’argomento torna in auge. “L’avventura di quest’anno è stata e sarà irripetibile, godiamocela il più possibile sapendo che il futuro non sarà sempre questo”. Più sincero e limpido di così il tecnico triestino non poteva essere e anche al termine della gara con Varese, parlando dei protagonisti di quest’anno, ha usato parole lusinghiere ma che fanno subito chiarezza sulle scarse possibilità di trattenere in Irpinia gente del calibro di Marques Green. “Il ragazzo sta vivendo un periodo non certo facile con un bambino piccolo a casa e una figlia da accompagnare a scuola a Napoli tutte le mattine. Qui però sa che può permettersi di sbagliare perché non ha pressione addosso, cosa che non gli capiterà l’anno prossimo nei team dove andrà a giocare”. Pretattica o meno, il destino del play di Philadelphia sembra lontano da Avellino (Milano e Istanbul le mete più probabili per l’anno prossimo) e per la stagione 2009 la Scandone si sta già guardando intorno per portare ai piedi di Montevergine quegli italiani in grado di dare qualità e quantità a una panchina che dovrà fare i conti anche con le coppe europee, oltre che con un nuovo status da ‘grande squadra’ non più provinciale. Se il sogno si chiama Luca Vitali, il prototipo perfetto del playmaker di due metri tanto bramato dagli allievi della scuola Tanjevic, l’obiettivo più probabile sembra essere Gigi Datome, eterna promessa di casa nostra mai esplosa del tutto e ora insabbiata nella difficilissima stagione di Scafati. A lungo in predicato di raggiungere l’Irpinia, l’ala scuola Siena potrebbe rappresentare una delle basi della Scandone ‘italiana’ del futuro. Un addizione di qualità, un talento cristallino che con il tempo sta imparando a non vivere di sola esplosività migliorando il suo gioco nelle zone intermedie dell’attacco. Ad Avellino troverebbe un gruppo di ‘insegnanti’ pronti ad indottrinarlo alla lettura delle difese e all’adeguamento, oltre che un gruppo di connazionali pronti ad accoglierlo a braccia aperte. La Scandone ha per l’anno prossimo già assicurata la presenza di Rossetti (ceduto in prestito in lega2) ma c’è da valutare se il giocatore rientra ancora nei piani di Boniciolli; Cavaliero ha un opzione per il prossimo anno e con tutta probabilità sarà riconfermato viste anche le più che discrete prestazioni degli ultimi tempi; si discute per il rinnovo di Righetti, assoluto protagonista del girone d’andata della Scandone. Sempre seguendo questo ragionamento l’Air lavora per le addizioni in corsa di quest’anno. L’obiettivo degli uomini-mercato dei biancoverdi è quello di portare italiani da tenere nel roster anche nei prossimi anni, non facendosi ‘prendere per la gola’ e di conseguenza affittare a prezzi spropositati un giocatore solo per i prossimi due mesi e mezzo. Una strategia intelligente, equilibrata, che darà se messa in atto i suoi frutti non solo a stagione in corso. Intanto, c’è da scommettere che ieri il tecnico triestino abbia buttato un occhio in Spagna, alla lega Acb, dove un suo illustre concittadino ha messo a referto cifre da urlo in una delicata sfida di campionato. Si tratta di Andrea Pecile, ora capitano del Granada e autore di 27 punti, 6 rimbalzi e 5 assist nella sfida con il ViveMenorca.
(Di Giuseppe Matarazzo)

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