Basket – Air Scandone: Fuori Tony Bobbit in campo il cuore

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Un fulmine a ciel sereno, questo ha rappresentato per la Scandone la notizia della positività di Bobbit al THC riscontrata dopo la partita del 12 marzo. Se fino a giovedì sera Bonora e compagni pensavano di poter fare il miracolo e raggiungere la salvezza, venerdì dopo la notizia le cose stavano diversamente. I volti dei giocatori erano visibilmente scossi. I ragazzi hanno cercato di difendere il compagno. “Sono cose che capitano”– ha mormorato qualcuno. Vero può capitare, ancora più vero che qualcuno fa di peggio prendendo farmaci dopanti e fa uso di droghe, ma quello che è successo non doveva accadere. Bobbit ha agito da irresponsabile. Un giocatore del suo livello dovrebbe sapere che certe cose non sono da fare. Adesso ci si chiede dove e come l’americano possa aver fatto uso di questa sostanza. I circoli del napoletano, di cui Bobbit è stato assiduo frequentatore in questi mesi, potrebbero essere la risposta. Ad essere stata danneggiata non è solo la sua persona, ma anche l’immagine della Scandone. Aggiungiamo poi che è la società stessa a subire le maggiori conseguenze. L’Air in un comunicato condanna il gesto e attende l’esito delle controanalisi. Inoltre la società di Galleria Giordano spera di portare a termine regolarmente questo campionato, senza che la Lega si faccia influenzare dalle lamentele di altri club in corsa per la salvezza, che ormai da tempo piangono per i torti arbitrali. Il nome non si fa, ma probabilmente i dirigenti irpini fanno riferimento a Roseto. La squadra del lido delle rose in corsa per la salvezza, domenica dopo domenica si lamenta degli arbitraggi e dei tanti torti arbitrali ricevuti. Secondo la stampa rosetana, anche la partita contro Roma di giovedì sarebbe stata notevolmente condizionata dall’arbitraggio. La squadra di Caja l’abbiamo vista due settimane fa e possiamo dire due cose. I biancoblù ci mettono tanto cuore, ma la panchina è corta e perciò si ritrovano in difficoltà. Lamentarsi con gli arbitri è davvero poco sportivo. Anche Avellino ha subito diversi torti arbitrali in questa stagione, ma mai nessuno da allenatore a presidente ha detto un parola. Capobianco, che puntava molto sul talento e l’istintività di Bobbit, dovrà fare a meno del giocatore da qui alla fine. Ciò significa che le rotazioni per il coach molisano si riducono e gente come Bonora, Brown, Prato che già danno il 100% dovranno dare ora il doppio. Avellino stasera affronterà l’Angelico Biella. La squadra allenata da Ramagli è la più “italiana” del nostro campionato. Tanti ragazzi giovani di belle speranza, da Gergati a Garri passando per Cotani. Di sicuro Biella è la squadra rivelazione ed è ad un passo dai play-off. Si assisterà di certo ad una partita maschia, molti contatti e poche giocate spettacolari. Ci sarà tanta tensione su entrambe le squadre. Si teme che i giocatori biancoverdi possano subire il contraccolpo psicologico della vicenda Bobbit. Questo non deve accadere. La partita è diffcile, la Scandone si ritrova con l’organico con cui ha cominciato la stagione. Sarà la difesa a fare la differenza. Biella nel turno infrasettimanale ha perso con la Fortitudo Bologna e scende in Irpinia per rifarsi. Da tenere sotto controllo l’ex Damon Williams giocatore straordinario per la sua duttilità, Bremer, Smith. Ma c’è anche Sefolosha. Lo svizzero è la rivelazione del campionato ed è osservato speciale degli scout NBA. Giovedì sera al Pala Biella c’era Kevin Meckeil ex giocatore dei Boston Celitics ed oggi dirigente dei Minnesota Timberwolves. Il Pala Del Mauro stasera dovrà trasformarsi in un catino infernale, simile ai palazzetti greci di qualche anno fa. L’apporto del pubblico sarà importante così come sarà importante la vittoria della VidiVivi a Roseto. Bobbit o non Bobbit bisogna vincere. (Giovanni La Rosa)

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