Avellino – La Scandone riesce nella doppia impresa: vince contro Treviso e grazie ad un quarto quarto davvero prepotente ribalta la differenza canestri. Con il +10 messo a segno (83-73 il finale) i lupi non solo agguantano la Benetton ma la sorpassano anche, portandosi così al quarto posto nella graduatoria generale. Come anticipato gli irpini sono stati orfani del talento e della classe di Travis Best, fermato dai ben noti problemi al ginocchio. Al suo posto inserito nelle rotazioni Tamar Slay. Con Porta confermato come sesto uomo di rottura la cabina di regia è stata completamente affidata a Drake Diener, che così ha potuto rivestire i panni del playmaker, ruolo che aveva all’High School. Drake, pur non avendo ovviamente i tempi del passaggio del ‘maestro’ Best è stato diligente e molto propositivo. E’ infatti lui a cominciare l’opera nel primo quarto, seguito a ruota da uno scatenato Cinciarini (12 punti alla fine). A mettere la parola fine sull’incontro però è stato un Chris Warren ancora una volta stratosferico (17 pts, 5rebs e 4 ast), capace di creare dal nulla punti per se (quasi sempre) e per i compagni (a volte). Pur se marcato dall’esperto Soragna, Popito si è confermato ancora una volta ‘closer’ di lusso, martellando i chiodi decisivi sulla bara del match. Per quel che riguarda il reparto lunghi biancoverde c’è da segnalare ancora una volta una mostruosa prestazione di Andrea Crosariol: 11 punti e 5 stoppate di assoluta strapotenza fisica e tecnica dicono tanto ma non tutto della partita dell’ex Bologna, che ha avuto molti minuti a disposizione vista la scarsa vena di Tusek (appannatosi sulla lunga distanza ma comunque presente nei primi minuti) e Williams, che comunque si è tolto lo sfizio di raggiungere quota 1000 punti segnati in serie A. Diener comincia, Warren finisce: in mezzo comunque una buona Benetton Treviso, che nei quarti centrali era riuscita a prendere le misure alla difesa biancoverde riuscendola a bucare con il pick and roll di Rancick e Nicevic. Il primo ha sorretto l’attacco dei suoi (23 punti), il secondo invece è stato molto bravo nel coinvolgere il terzo uomo sui giochi a due e nel far circolare la palla in una serata in cui la punta di diamante Neal è stata penalizzata dai falli e Dixon è stato limitato dalla difesa alternata di Cinciarini, Diener e Porta. Buon lavoro degli ospiti anche nella loro metà campo, quando sempre a cavallo tra i due tempi grazie al raddoppio dei lunghi sul portatore di palla hanno creato non pochi grattacapi a Drake Diener, playmaker ‘d’emergenza’. I lupi però sono stati abilissimi nel procurarsi buoni tiri nel primo quarto e a mettere subito un gap di sicurezza, per poi tornare prepotentemente a galla nella quarta e decisiva frazione dopo l’appannamento di metà incontro. La valutazione (105 a 66 il totale, 32 a 2 l’ultimo quarto) la dice lunga su quella che comunque è stata una vittoria meritatissima dei biancoverdi, che tornano così a guardare da vicino, vicinissimo il secondo posto della classifica e, cosa ancora più importante, continuano a prendere fiducia nei propri mezzi, come dimostrano le esplosioni dei vari Crosariol e Cinciarini. Dopo l’avvio a singhiozzo Avellino dunque può davvero confermarsi come una grandissima della pallacanestro italiana.
AIR SCANDONE AVELLINO – BENETTON BASKET TREVISO 83- 73
(23-21; 43-44; 63-62)
Air Scandone Avellino: Warren 17, Radulovic 11, Porta 2, Slay 5, Cinciarini 12, Crosariol 11, Lisicky, Iannicelli, Tusek 6, Williams 2, Diener 7. All: Markovski
Benetton Treviso: Dixon 11, Gaspardo, Soragna 8, Lorbek 10, Nicevic 6, Rullo, Rncick 23, Neal 5, Cazzolato, Markovic, Wallace 8, Renzi 2. All: Mahmuti.
Arbitri: Giampaolo Cicoria – Tolga Sahin – Davide Ramilli