Ballottaggio, Gengaro: Rotondi, Petitto e Genovese “vendono” Avellino per un piatto di trippa

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“La dignità delle forze politiche e’ quando tu fai un accordo alla luce del sole”. Lo ha ricordato il candidato sindaco del Campo Progressista Antonio Gengaro, parlando del patto ormai siglato tra Rino Genovese e Laura Nargi per il ballottaggio e confrontando quello che è avvenuto nelle ultime ore in vista dell’appuntamento di domenica e lunedì con quanto avvenne invece per il ballottaggio che elesse Antonio Di Nunno sindaco, con un appello chiaro e alla luce del sole nella sera stessa dei risultati del primo turno. ” L’ apparentamento avrebbe dovuto chiederlo il candidato Nargi a Genovese & company, questa è la dinamica corretta delle cose. Invece si è aperto il foro boario, le cose sottobanco. Ovviamente i tre protagonisti di questa vicenda, li elenco in ordine di importanza, sono Rotondi, Petitto e Genovese. Sono loro tre che vendono Avellino, come si diceva una volta: per un piatto di trippa. Quindi la questione è tutta politica”. E chiude anche una volta per tutte sulle critiche ai programmi, paradossalmente unico impegno per piu di un anno del centrosinistra. “Ovviamente sui programmi non aggiungo altro se non per dire una cosa- ha spiegato Gengaro- ci hanno accusato per un anno di parlare solo di programmi. Abbiamo delle strutture innovative, come l’ Urban Center, che non sanno manco cosa sia, una rivoluzione assoluta nell’urbanistica per la nostra città, come si fa nelle città più dinamiche e più evolute del Paese e d’Europa, coinvolgendo l’intera comunita’ nelle decisioni sull’urbanistica”. Tutto questo per ribadire che “gli accordi si fanno in questo modo. Chi ha interesse ad allargare la sua maggioranza propone l’apparentamento, non accordo fuori banco su assessorati e partecipate, senza dignita’. Poi c’è un retropensiero in questo accordo. Il vicesindaco ce lo teniamo noi. Ma perché? Qual è il motivo per cui la coalizione che sponsorizza la Nargi deve riservarsi il vicesindaco? Ma questo gli avellinesi se lo chiedono? Secondo me se lo stanno chiedendo. Perché Genovese e company non pretendono il vicesindaco se vanno a governare insieme a loro. Un accordo proprio al ribasso. Un accordo da quattro soldi. E ovviamente su questo gli avellinesi rifletteranno, faranno le loro valutazioni”.