Avellino, curati: hai il mal di rimonta. Cacia la solita ira di Dio

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Claudio De Vito – Un punto che fa male perché pareggiare una partita dopo essere passati in vantaggio al 90′ è un qualcosa di surreale. Se Avellino-Cesena fosse finita 0-0, il punticino avrebbe fatto certamente meno clamore anche in considerazione delle assenze tra infortuni e squalifiche e delle non perfette condizioni di alcuni elementi per quel che riguarda la fase offensiva. Ma con la beffa all’ultimo assalto no, perché i due punti lasciati per strada rischiano di pesare a primavera quando la lotta per gli obiettivi finali si fa serrata.

L’Avellino si augura che il tempo dei rimpianti non arrivi ed intanto s’interroga sul dato delle rimonte subite. I biancoverdi sono passati tredici volte in vantaggio in questo campionato, subendo otto volte la rimonta: quattro con sconfitta (Bari, Salernitana, Pescara e Foggia) e altrettante con pareggio (Perugia, Frosinone, Carpi, Cesena).

Numeri che inducono a riflettere sulla tenuta mentale della squadra di Walter Novellino, che in queste prime quattro giornate del girone di ritorno ha avuto la possibilità di effettuare il salto di qualità dal punto di vista del rendimento e della continuità di risultati di un certo peso, come la vittoria che stava maturando contro il Cesena.

Nulla di tutto ciò. L’Avellino rimane nel limbo con trenta punti in venticinque giornate. La media è da squadra che deve salvarsi, il futuro non è dato saperlo perché il potenziale c’è, è inespresso e potrebbe esplodere da un momento all’altro a patto che la rosa sia disponibile in toto.

A proposito di numeri impietosi, otto sono anche le reti che Daniele Cacia ha rifilato all’Avellino in sei partite negli ultimi tre anni a partire dalla semifinale playoff di ritorno a Bologna. Un’ira di Dio quasi sempre decisiva contro i lupi con le maglie rossoblu, dell’Ascoli e del Cesena appunto. Un castigo che si rinnova puntualmente: con i romagnoli quest’anno tre gol, tutti contro i lupi.

Rialzarsi in tutta fretta è l’imperativo categorico perché alle viste c’è la trasferta di Venezia. Domenica di pausa in casa biancoverde dove da domani ci si rimetterà in marcia con l’obiettivo di recuperare quante più pedine possibili. Sotto i riflettori le condizioni di Davide Gavazzi, Soufiane Bidaoui e Luigi Castaldo che in maniera differenziata dovrebbe assicurare il loro contributo in laguna. Ci saranno anche capitan D’Angelo e Pierre Ngawa reduci dalla squalifica. Rincuorato da una maggiore scelta, Walter Novellino dovrebbe tornare al 4-4-2 nella ‘sua’ Venezia.