Avellino – ‘Madama quatte solde’: Maria Gonfalone al Gesualdo

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Avellino – Secondo appuntamento con ‘Comici’, la rassegna targata Teatro Carlo Gesualdo inaugurata dall’esilarante spettacolo dello showman Giorgio Paniariello ‘Il paese è piccolo’. Ad accalcare il palco e riprendere la kermesse è Maria Gonfalone che il 13 e 14 gennaio vestirà i panni della ‘Madama quatte solde’, commedia scritta da Gaetano Di Maio e Nino Masiello. Una messa in scena tipica della tradizione napoletana, recitata in dialetto stretto (ma comprensibile anche ai ‘non campani’) divertente e coinvolgente. Al fianco della grande attrice, punta di diamante della compagnia di Edurado De Filippo, ci saranno Nando Paone, Gianfelice Imparato, Rita Montes, Lello Radice, Marina Piscopo, Francesco Procopio, Mario Santella, Pio Del Prete, Mimmo Aria e tanti altri giovani artisti estratti dalla fucina teatrale partenopea. Il testo di ‘Madama quatte solde’ fa parte della tradizione di un repertorio legato ad un teatro napoletano, il Sannazzaro, ad una grande attrice, Luisa Conte e ad un preciso periodo temporale, gli anni settanta. Leggendolo, invece, si scopre che nella sua struttura e nelle sue battute ci sono tutti gli ingredienti per una farsa senza era e senza vincoli. La commedia scritta da Gaetano di Maio in collaborazione con Nino Masiello negli anni settanta inaugurerà la riapertura del Teatro Carlo Gesualdo nel cuore di Avellino. Un testo della tradizione teatrale napoletana, che pur di vecchia data – circa 30 anni – , conserva ancora una sua attualità. Il desiderio di crescita e riscatto sociale, la paternità negata o nascosta, sono alcuni dei temi portati in scena attraverso un testo leggero e gradevole. Non sempre facile da seguire per il dialetto spesso stretto con il quale i personaggi si scambiano le battute. La farsa non scivola mai nel greve e non è mai volgare. La risata e il divertimento sono strappate senza difficoltà grazie soprattutto all’abilità degli attori che non indulgono mai nella battuta facile, riuscendo, in questo modo, a mantenere abilmente l’attenzione di un pubblico sempre all’erta. Una commedia breve, che svolge rapidamente la propria vicenda priva di intrighi troppo complicati. Racconta, senza alcuna introspezione e senza esporre giudizio o critica, una storia di inganni e sotterfugi in un crescendo di stravaganza e divertimento che, sempre credibile, si regge in piedi con abile destrezza fino all’ultima battuta.

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