Avellino in Serie B: l’organico dei lupi meglio dei solisti napoletani

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di Luca Guarracini -Sfuma per il Napoli l’occasione di ritornare nella serie B . Esultano i lupi dei fratelli Pugliese e di Oddo che con una partita accorta dopo lo 0-0 dell’andata sono riusciti ad andare in rete due volte. Con Biancolino al 37’ del primo tempo approfittando di un liscio clamoroso in area di rigore da parte dei difensori partenopei e di Moretti al 47 con un rigore commesso da Bonomi (ultimo uomo poi espulso) su Vanin proiettato a rete.. A nulla è valso il gol di Sosa con un perfetto colpo di testa che ha beffato l’attento Cecere. Nel finale forcing del Napoli che ha sfiorato la rete del pareggio, così come l’Avellino ha avuto la possibilità di triplicare con Biancolino. Alla fine, nonostante una invasione del campo dei supporters biancoverdi a 15secondi dalla fine della partita, l’ottimo arbitro Moretti di Como ha decretato la fine del campo. Lacrime napoletane per i delusi tifosi azzurri, esultanza e irrefrenabili manifestazioni di gioia da parte del popolo irpino. La città è stata invasa da cortei di macchine e da intere famiglie che hanno tributato in Piazza libertà, sotto il Palazzo della Provincia, applausi e cori di affetto per i propri beniamini. L’intera squadra, con in testa Massimo e Marco Pugliese, l’allenatore Oddo, il direttore sportivo Pavarese, capitan Puleo e i magnifici eroi del campionato in corso, unitamente al presidente De Simone e al sindaco Galasso hanno ringraziato le migliaia di tifosi accorsi. E’ stata una partita di grande intensità agonistica ed emotiva; un derby particolare che doveva dare il responso per l’unico posto rimasto in bilico per l’approdo nella serie cadetta. Una partita maschia e dal sapore antico. Alla fine ha vinto il più cinico e determinato Avellino che ha saputo imbrigliare il miglior tasso tecnico della squadra napoletana che ha avuto il torto di non aver saputo approfittare, in particolare con l’ex Capparella, di ben due comodissime occasioni da rete. Nove minuti sono stati fatali agli azzurri: dal 38° del primo tempo del vantaggio iniziale di “Pitone” Biancolino al 2° della ripresa con il rigore di Moretti. La squadra di mister Reia, in dieci uomini per ben 48 minuti ha faticato a reagire dimostrando i soliti limiti conclusivi nella fase finale. E’ bastato un attento Cecere , davvero bravo a deviare un colpo di testa del Pampa Sosa e una condotta di gioco arcigna ma corretta dell’organico avellinese a determinare la seconda sconfitta del Napoli contro i lupi in questo campionato. A nulla è servito l’ingresso in campo di Calaio e di Abate per perforare la retroguardia biancoverde. Un Avellino più temprato alla corsa e apparso in smaglianti condizioni fisiche ha ribaltato il pronostico dei tanti osservatori sportivi meritandosi l’approdo dopo soli due anni nella serie cadetta. Il Napoli dovrà forse meditare sui tanti errori in fase conclusiva e sulla mancanza della mentalità giusta tipica della serie C. Tanti giocatori di maggiore peso tecnico, ma poco propensi a pedalare e al sacrificio. Tra i migliori in campo, l’intero organico dell’Avellino con Moretti, Cinelli e l’intera difesa in maggiore evidenza. Per il Napoli, l’inesauribile Montecorvino, lo sgusciante Pia e tante insufficienze per i restanti atleti.

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