Avellino – Domenica 28 Ottobre i volontari di Fare Verde di Avellino hanno regalato decine di sacchetti di compost nei pressi della Villa comunale. Con questo semplice gesto hanno voluto far conoscere ai cittadini non solo l’ottimo risultato finale ottenuto raccogliendo separatamente la frazione organica dei rifiuti urbani ma anche i vantaggi del suo recupero. Il compost, infatti, se fosse impiegato in agricoltura potrebbe arrestare l’impoverimento dei terreni agricoli italiani. Il recupero della frazione organica, nelle case dotate di giardino, può avvenire anche tramite la pratica del compostaggio domestico che con l’impiego di un semplice composter consente di produrre in casa il terriccio per il giardino risparmiando l’acquisto di torba e concimi. Presso il punto informativo allestito da Fare Verde di Avellino sono stati distribuiti, infatti, anche il manuale per il compostaggio domestico che sarà di grande aiuto per chi vorrà anticipare una scelta intelligente che trasformerà uno scarto in una risorsa. In Italia, solo 1.825 comuni italiani su 8.101 hanno avviato (molti ancora in forma sperimentale) la raccolta differenziata della frazione organica. Nel nostro comune la raccolta differenziata è ancora in una fase di stallo e ancora più grave è la mancanza di impianti. ”È scandaloso che politici alla ricerca di facili consensi usino strumentalmente la protesta popolare contro la realizzazione di impianti di compostaggio, e che si decidano, una volta per tutte a realizzare gli impianti previsti” – sottolinea Pasquale Petruzzo presidente di Fare Verde – “Stiamo parlando di impianti in cui si realizza una forma di riciclaggio del tutto naturale, le cui emissioni sono minime e prive di sostanze tossiche. Spesso questi signori sono gli stessi che, sempre inseguendo il consenso facile, osteggiano la raccolta differenziata e propongono la “magia degli inceneritori” per far “scomparire” i nostri rifiuti. Ai nostri concittadini vogliamo dire di non farsi incantare da scorciatoie che poi sono più costose in termini economici e ambientali: con i soldi necessari per costruire un inceneritore si possono realizzare 20 impianti di compostaggio che non emettono fumi carichi di veleni e non producono ceneri tossiche da smaltire come rifiuti speciali, ma ottimo fertilizzante”. Il processo di compostaggio costituisce quindi la risposta giusta a molti problemi ambientali che rischiano di trasformarsi in un dramma epocale.
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