L’Avellino è partito alla volta di Frosinone dove martedì sera affronterà i ciociari in un importante match salvezza. Al ‘Matusa’ per i biancoverdi potrebbe essere l’ultima chiamata per provare a conservare la categoria. Ormai, le speranze di evitare l’ennesimo tracollo in terza serie per i lupi sono diventate veramente esigue. Solo un miracolo potrà permettere alla squadra di Campilongo di rimanere in B. Il distacco dalle dirette concorrenti è divenuto veramente notevole, con i canarini i lupi si giocano tutto. La gara della vita, quella che segnerà il futuro di una squadra che non è riuscita a trovare la giusta continuità. Con dodici turni ancora da giocare è brutto parlare di stagione quasi finita, ma allo stato attuale è così.
Soltanto la matematica permette di poter ancora sperare, ma la razionalità ed i soliti errori societari che si ripetono puntualmente ogni anno e che vedono crollare la squadra nel momento cruciale della stagione, danno adito a ben altri pensieri.
Contro la squadra di Braglia rientrerà Dettori che ha recuperato dall’infortunio. Con lui ci sarà ancheDoudou che scontato il turno di squalifica ritroverà una maglia da titolare. Da verificare invece le condizioni di Ciotola. Purtroppo, l’Avellino sarà privo del proprio centravanti Sforzini. Appiedato insieme a Vaskò, per un turno, dal giudice sportivo. In avanti a questo punto potrebbe rivedersi Aubameyang, ma non è assolutamente da escludere un avanzamento di De Zerbi nel ruolo di ultimo terminale offensivo. Così, come avvenuto a Livorno. In occasione della gara disputata allo stadio ‘Picchi’.
L’Avellino è ormai con l’acqua alla gola, fallire l’appuntamento con i gialloblù significherebbe tornarsene mestamente in terza serie. Un disastro calcistico, che purtroppo, ci farebbe entrare nella storia. Cinque retrocessioni consecutive dal 95 ad oggi, tre sotto la gestione Pugliese. Tutti si augurano che l’esito quest’anno sia diverso, ma i fatti confermano che questo gruppo pure avendo dei valori, non è nella sua totalità adatto a disputare un campionato cadetto. La qualità c’è ed alcuni elementi presenti in organico avranno un imminente futuro radioso. Ma la tecnica, le buone doti non bastano, quando mancano un leader, l’esperienza ed il carattere che serve nel rush finale del campionato.