Avellino – L’imperativo in casa Avellino è guardare avanti con l’ingaggio in panchina di Attilio Tesser, ma uno sguardo al recente passato è doveroso. Il colpo inferto da Massimo Rastelli e dal suo staff ha creato una ferita troppo profonda da rimarginare nei rapporti con la famiglia Taccone.
“Il suo comportamento è stato una forte delusione, non ce l’aspettavamo” ha affermato ancora con un pizzico di incredulità il direttore generale Massimiliano Taccone. “A maggior ragione dopo i presupposti che si erano creati nella giornata di lunedì, quando avevamo praticamente chiuso per il rinnovo – ha aggiunto il plenipotenziario del club biancoverde – fino a martedì non sapevamo assolutamente nulla del suo addio. Abbiamo appreso tutto dalle testate giornalistiche, in tempo reale con voi operatori della stampa. Ci ha fatto riflettere la modalità del divorzio dopo tre anni insieme. Con il mister c’è sempre stata stima altrimenti non avremmo abbozzato alcun discorso di rinnovo. Rastelli ci ha sempre detto che in caso di chiamata in Serie A avrebbe voluto cogliere l’opportunità. Da parte nostra non ci sarebbe stato alcun problema ad assecondare la sua ambizione. Credo che quanto accaduto abbia leso la sua immagine, non certo la nostra”.
“Difficilmente si potrà ricucire il rapporto – ha ammesso il dg Taccone – Io e Rastelli ci siamo dati la mano ieri per salutarci ma sono troppo deluso. Il tempo soltanto dirà se il rapporto si potrà ricomporre”.
La consapevolezza di aver fatto grandi cose insieme c’è tutta, ma è il momento di guardare avanti con un avvertimento ispirato dalla bufera di questa settimana. “Lui ha fatto grandi noi e viceversa – ha spiegato Massimiliano Taccone – la gestione della vicenda Rastelli è un messaggio ai nostri tesserati per il futuro: chi vuole andare via deve parlare prima con la società. Eravamo pronti anche a tenere fermo il mister per un anno seppur con un danno economico non indifferente per noi”.
Gli ha fatto eco il patron Walter Taccone, il quale ha rincarato la dose di amarezza nei confronti del suo ex allenatore. “Ieri ero a Milano all’Expo – ha confessato il numero uno biancoverde – ma se fossi stato qui ad Avellino non avrei certo incontrato Rastelli. Gli auguro di fare bene a Cagliari, ma credo che i rossoblu non abbiano nulla di più dell’Avellino con tutto il rispetto. Tesser è un signore del calcio, persona col viso pulito. Avanti con lui”.
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