Avellino, fuori gli stipendi: il derby si prepara anche così

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di Claudio De Vito. L’Avellino corre verso il derby per rifugiarsi nel clima campionato utile a spazzare via soltanto per qualche ora le nubi che continuano a stazionare sul Partenio-Lombardi. C’è da battere la Cavese per ritrovare il sorriso a due mesi dall’ultimo acuto, ma anche per regalare una gioia ad una piazza fortemente provata dalle vicissitudini societarie.

Ezio Capuano continua a mettere sotto torchio i suoi, ma l’approccio alla gara contro i metelliani sarà inevitabilmente condizionato dalla questione stipendi. L’amministratore unico Nicola Circelli ha promesso di far partire i bonifici in giornata in modo da risultare in regola con la scadenza del 17 febbraio. Se così non dovesse essere, si spalancherebbero le porte della penalizzazione che avrebbe serie ripercussioni sul discorso salvezza. Nessuno vuole immaginare uno scenario simile e allora si cerca di tenere uno stato d’animo positivo verso quella che potrebbe essere la partita della svolta.

Al netto dell’aspetto retributivo e anche del pasticcio nell’area tecnica rappresentata da due direttori sportivi che si rivolgono la parola soltanto per salutarsi, l’Avellino ci arriva forte della reazione di Francavilla Fontana capitalizzata all’ultimo respiro. Ezio Capuano ha recuperato Santiago Morero e Diego Albadoro, quest’ultimo in evidenza con una doppietta nel test vinto 10-0 con l’FC Avellino. L’attaccante partenopeo insidia Demiro Pozzebon, andato a segno invece una sola volta, e ha messo in mostra ieri un discreto feeling con Daniele Ferretti nel corso del secondo tempo della sgambata.

Il vero mattatore però è stato come al solito Claudiu Micovschi con una tripletta. Il rumeno è apparso in forma ed è pronto a riscattare le due trasferte pugliesi giocate in sordina. Sull’altro fronte del tridente potrebbe agire dal primo minuto Salvatore Sandomenico provato nella prima parte del test proprio con il talento di proprietà del Genoa e Demiro Pozzebon. Il 3-4-3 in ogni caso rappresenta una certezza come l’assenza per squalifica di Giuliano Laezza (andato a segno insieme al redivivo ma comunque sempre ai margini Nermin Karic, a Matteo Rossetti e a Tomas Federico), che sarà rimpiazzato da chi il turno di stop lo ha invece scontato, vale a dire Francesco Bertolo.

L’assenza dell’ex Sicula Leonzio non è l’unico problema nel pacchetto arretrato per Ezio Capuano alle prese con i guai fisici di Walter Zullo, ieri fermo a causa della febbre, e Vedran Celjak, che ha saltato anche il test per via dei problemi muscolari. Il croato dovrebbe essere recuperato al massimo per la panchina con un doppio danno per Ezio Capuano: in difesa, dove sarà riabilitato Santiago Morero, e sulla corsia destra, dove invece agirebbe Agostino Rizzo. Quest’ultimo, insieme a Fabiano Parisi schierato sul fronte opposto e a Vincenzo Garofalo in mezzo, ha addirittura dato vita durante le prove generali ad un assetto con tre under utile in ottica minutaggio.

E’ sicuramente un’ipotesi, ma la priorità di Ezio Capuano accanto ad Alessandro Di Paolantonio resta Simone De Marco, con Nicolas Izzillo che invece è alle prese con qualche acciacco al pari di Luis Maria Alfageme. Ad eccezione delle scelte obbligate in difesa, il trainer di Pescopagano può disporre di una discreta scelta dalla cintola in su. Peccato per lui e per la squadra che per domenica sia stato confermato lo sciopero del tifo organizzato. Si preannuncia pertanto il deserto, almeno per quel che riguarda i settori casalinghi, in uno stadio già di per sé oggetto di una riduzione di capienza che ha messo fuori causa la Tribuna Terminio.

Avellino-Cavese 10-0: Micovschi (tripletta), Albadoro (doppietta), Pozzebon, Federico, Rossetti, Laezza, Karic.

Avellino primo tempo (3-4-3): Tonti; Illanes Morero, Bertolo; Rizzo Garofalo Di Paolantonio Parisi; Micovschi Pozzebon Sandomenico.

Avellino secondo tempo (3-4-3): Dini; Njie, Laezza, Parisi; De Marco, Federico, Rossetti, Karic; Ferretti, Albadoro, Evangelista.