di Claudio De Vito. “Sono qui per dirvi di stare tranquilli”. L’irruzione di Nicola Circelli al Partenio-Lombardi non contribuisce a sgombrare il campo dalle incognite sul futuro dell’Avellino, ma almeno fissa gli obiettivi per provare a farlo nell’immediato. “Domani pagheremo gli stipendi e nelle vesti di amministratore unico pretendo che Izzo e gli altri soci facciano la loro parte. Adesso lo do io l’ultimatum: entro mezzogiorno dovranno mettere sul piatto 150mila euro” ha tuonato l’imprenditore sannita rilanciando in piena bufera.
“Se non dovessero farlo – ha aggiunto Circelli – lo farò io per la loro quota parte, il che varrebbe come anticipo di capitale sociale. Se non pagheranno, sarò io a fissare l’appuntamento dal notaio” alludendo ad un’uscita di scena forzata dei ‘rivali’. Insomma si prevede una guerra legale oltre che intestina rispetto alle sorti dell’Unione Sportiva che intanto però, stando alle parole del suo legale rappresentante, non rischia di dover incappare in punti di penalizzazione dovuti al mancato pagamento di stipendi e contributi relativi ai mesi di novembre e dicembre.
Però poi ci sarebbe da rispondere alla Commissione federale con riferimento al parametro di liquidità su base triennale. Mercoledì il termine fissato in Figc per l’esame degli incartamenti che lo stesso Circelli e Innovation Football non hanno ancora confezionato. “Izzo ha prodotto la documentazione necessaria attraverso l’advisor di una banca telematica, cosa che non può essere fatta” ha annunciato a sorpresa Circelli mostrando i documenti “che andranno alla Procura della Repubblica e alla Procura Federale”. In altre parole, si è in alto mare ma niente paura perché “chiederemo una proroga motivata dal fatto che la società si sta riorganizzando, ma può darsi anche che mettiamo tutto a posto entro mercoledì” ha assicurato l’amministratore unico pronto anche lui a proseguire con nuovi soci al pari di Izzo.