Calcioscommesse, chiesti sette punti di penalizzazione per l’Avellino

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Roma, Tribunale Federale Nazionale – Sette punti di penalizzazione e 140mila euro di ammenda. E’ la richiesta formulata al termine di un’ora e un quarto circa di dibattimento dalla Procura Federale nei confronti dell’Avellino sulla base dell’addebito a titolo di responsabilità diretta e oggettiva contestato lo scorso 16 dicembre.

Nove mesi di inibizione e 45mila euro di ammenda invece chiesti a carico dell’amministratore unico Walter Taccone, deferito per omessa denuncia. Una richiesta di sanzione differenziata rispetto a quella dei calciatori deferiti per lo stesso motivo di Taccone, ovvero perché secondo la Procura Federale erano a conoscenza della presunta combine di Modena-Avellino. Ed allora 6 mesi e 30mila euro di ammenda chiesti per Luigi Castaldo, Fabio Pisacane, Mariano Arini e Raffaele Biancolino.

Per quel che riguarda i protagonisti dell’illecito sportivo, la Procura Federale presieduta dall’ex Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha chiesto 6 anni (5 anni per associazione più un altro anno di aggravanti sommate) all’indirizzo di Armando Izzo (presente in aula insieme al presidente onorario dell’Avellino Michele Gubitosa e al direttore generale Massimiliano Taccone), Francesco Millesi e Luca Pini. 3 anni e 50mila euro invece nei confronti di Maurizio Peccarisi.

Richieste che però potrebbero decadere se il Tribunale Federale Nazionale dovesse accogliere l’eccezione preliminare-procedurale sollevata dall’avvocato Eduardo Chiacchio. In caso di accoglimento, in merito al quale il TFN si pronuncerà tra qualche giorno, verrebbe fissata infatti una nuova udienza.