Avellino Calcio – L’Ascoli è un crocevia: Novellino fa quadrato col gruppo

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Claudio De Vito – L’Avellino prende atto della pesante richiesta di condanna alla retrocessione davanti al Tribunale Federale Nazionale, ma allo stesso tempo la Curva Sud tende la mano alla squadra nel momento di difficoltà. È agrodolce la vigilia della sfida con l’Ascoli in casa biancoverde, dove dopo la rifinitura mattutina l’attenzione è stata rivolta agli sviluppi del processo sportivo celebrato a Roma. D’Angelo e compagni hanno incassato il colpo, ma il cartello ‘vietato distrarsi’ è un vero e proprio diktat nello spogliatoio dove ieri Walter Taccone ha suonato la carica.

Il patron l’ha ribadita dalla Capitale memore del contraccolpo psicologico patito a marzo scorso in occasione della gara con il Perugia, che passeggiò al Partenio-Lombardi su un Avellino stordito dalla richiesta di penalizzazione per il calcioscommesse. L’Ascoli è un crocevia da non steccare per rilanciarsi e reagire valorizzando così il pareggio agguantato allo scadere a Cittadella. Ecco perché Walter Novellino ha voluto tutti nel ritiro pre-partita, compreso lo squalificato Emanuele Suagher e gli infortunati Marco Migliorini e Pierre Ngawa il cui recupero appare piuttosto improbabile. Simone Pecorini e Simone Rizzato recuperati per la panchina.

Il modulo tornerà ad essere il 4-4-2 con una trazione decisamente anteriore alla luce dell’impiego obbligato di Lorenzo Laverone e Nicola Falasco sulle fasce difensive. Anton Kresic e Riccardo Marchizza gli unici due interpreti centrali delle retrovie a disposizione del tecnico di Montemarano, che a centrocampo farà muro centralmente con Angelo D’Angelo e Francesco Di Tacchio ed esternamente cercherà fluidità con Salvatore Molina e Soufiane Bidaoui. Matteo Ardemagni non è al meglio e dovrebbe gettare la spugna favorendo il mix offensivo di gioventù ed esperienza composto da Raul Asencio e Luigi Castaldo.