Avellino – L’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili ha avviato la raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare volta ad equiparare le pensioni degli invalidi civili a quelle minime garantendo un trattamento pensionistico più dignitoso agli invalidi civili totali con meno di 60 anni ed a tutti gli invalidi civili parziali.
La sezione di Avellino dell’Anmic, presieduta da Ginevra Manzo, promuoverà nelle prossime settimane la raccolta firme con apposite iniziative nei principali comuni della provincia per la proposta di legge dal titolo ‘Disposizioni per l’incremento dei trattamenti economici a favore degli invalidi civili’.
Secondo lo studio legale Sorvino-Sabia, che patrocina e supporta sul piano giuridico l’Associazione, “… per effetto di una legge che li discrimina la maggior parte degli invalidi è oggi costretta a vivere con 246 euro al mese perché esclusa dagli incrementi per le pensioni più basse”.
In particolare, secondo l’avvocato Domenico Sabia, “l’iniziativa di legge proposta mira a superare la normativa del 2001 con cui il legislatore ha ritenuto di differenziare la quantificazione del trattamento economico assistenziale degli invalidi civili solo in base alla totalità dell’inabilità ed all’età dei soggetti senza tener conto degli infra sessantenni e degli invalidi parziali che versano nella stessa situazione economica precaria”.
I dirigenti dell’Anmic auspicano un’ampia partecipazione della cittadinanza e il più largo consenso delle forze politiche e sociali per un’iniziativa legislativa volta ad eliminare una grave discriminazione, disparità di trattamento e frustrazione del principio di solidarietà sociale a danno degli invalidi civili in questione.
Redazione Irpinia
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