AVELLINO- Il legame forte e la gratitudine della città di Avellino e dei suoi massimi rappresentanti istituzionali si rinnova in occasione del ventesimo anniversario del 232° Reggimento Trasmissioni. Nel primo pomeriggio la partecipata cerimonia, aperta alla cittadinanza, che si è tenuta nella centralissima Piazza Libertà. A fare gli onori il comandante del Reggimento, il colonnello Alberto Tognon, che ha accolto il massimo rappresentante territoriale di Governo, il prefetto Rosanna Riflesso e la sindaco del capoluogo Laura Nargi. Un legame profondo tra gli avellinesi e la Caserma “Berardi”. Presenti tutte le massime autorità civili e militari della provincia ed in particolare anche tanti cittadini. “Innanzitutto un messaggio di gratitudine nei confronti dell’Esercito, che collabora sempre con le istituzioni, con la Prefettura in particolare, quindi gratitudine per loro e per tutte le attività che mettono in campo”. A sottolineare il legame città- Esercito e’ anche la sindaco di Avellino Laura Nargi, che lo ha definito un rapporto “antico, basato sulla collaborazione, il rispetto e la fiducia” e ha aggiunto : “Il 232° Reggimento rappresenta un valore aggiunto per la comunità avellinese” sottolinea la fascia tricolore ricordando l’impegno degli uomini in divisa durante gli eventi eccezionali, come nevicata del febbraio 2012 e il supporto durante la pandemia da Covid-19. “Per noi siete un orgoglio ed un vanto” ha concluso facendo gli auguri al Reparto la fascia tricolore avellinese. “Testimonianza della vicinanza affettuosa che istituzioni e cittadini dimostrano sempre a tutti noi”ha sottolineato nel suo intervento il colonnello Tognon, che si è detto anche orgoglioso per la vicinanza che la linea di Comando ha sempre dimostrato al 232° Reggimento. Anche alla luce di un contesto “così importante per lo sviluppo tecnologico dello strumento militare. In questo contesto, l’attitudine all’innovazione che da sempre contraddistinguono le Trasmissioni e che costituiscono la vocazione del 232°Reggimento Trasmissioni, sono gli elementi abilitanti del processo di trasformazione della Forza Armata”. Il ricordo delle origini, quelli dal reparto radiotelegrafisti dell’ “Ariete”, già protagonisti della seconda guerra mondiale. Importante il riferimento al ruolo svolto nel dopoguerra dai “gloriosi reparti”. In particolare quello alle zone colpite dal sisma del 1980. Il colonnello Tognon ha chiuso assicurando che “con l’impegno, il sacrificio che con l’impegno, il sacrificio e la passione quotidiana di ognuno di noi al servizio della nostra Patria, possiamo orgogliosamente sentirci degni eredi della nostre gloriose tradizioni”.
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